C’è una certa inclinazione di luce,
opprime i pomeriggi d’inverno,
come il peso di musiche di cattedrale.
Una ferita celeste, ci apporta,
non ne troviamo cicatrice,
ma una interna differenza,
dove stanno i significati.
Nessuno ad altri può insegnarla,
è un’afflizione inviataci dall’aria.
Quando viene il paesaggio ascolta,
le ombre trattengono il fiato,
quando va è come la distanza
nell’aspetto della morte.
Trad. Bianca Tarozzi