È arrivato il momento di praticare la richiesta di papa Francesco: –Pregate per me–.
Chi non lo fa, pensando –Quanto conta la mia preghiera per un santo?–, sbaglia. Il papa salirà certo al Cielo, ma la sua Chiesa ha ancora bisogno di lui per realizzare tutte le riforme che ha avviato ed ognuno di noi ha bisogno della sua speranza.
Chi prega per papa Francesco alimenta l’intensità del flusso Cielo-Terra-Cielo che cementa la forza dei Cieli nella fede della Terra.
In questi tre giorni le sparse preghiere umane possono convergere nello stesso fiume e diventar un Nilo immenso che sale nelle armonie celesti, incontra i Santi e le loro preghiere. Preghiamo con le nostre aspirazioni, i nostri lutti, il nostro amore. Facciamoci forza, tiriamo fuori le cose che abbiamo da mettere insieme. Diamo al lutto per la perdita di un grande conduttore, capace di parlar semplice e schietto, il colore verde della speranza, che Gesù ha ben insegnato al suo Gesuita, ed il papa ha praticato con tutto se stesso.
Papa Francesco, 12 anni fa, ha iniziato una sera a chiedere: –Pregate per me!–.
Adesso, mentre il papa rende vacante la sua sede, noi preghiamo tutti insieme per lui.
Carlo Forin