Cercare casa a Ulan-Bator
(parte prima)
Le dita dei piedi modellate
nelle infradito nero carbone
perfetto lungo le caviglie il caldo
muove l'ansia del felino voyeur,
risale la pelle senza guardarla
ora il petto slanciato, il collo asciutto
su lungo le braccia che stridono
oltre le dita sbilenche e smaltate.
Il viso le scivola stanco sul busto
ogni volta la morsa di un ciao
e il corpo nel caldo si squama
prosciuga la vena della parola.
Massimo Bevilacqua
Con ogni probabilità dentro s’intreccia come una cesta in vimini; oppure, proprio in onore di lei che lì amava, risonante di una parata di odori: cannella, acquaragia, ibisco…
Ma fuori com’è difficile penetrare la sua grigia appartenenza, il pesante drappeggio che le fa da cornice; bisognerebbe guardarla col favore di una luce sghemba, filtrata dalle nuvole su una pellicola d’osso: la casa rimasta incompiuta, per un figlio degenere.
Francesco Osti
Materiali per la manutenzione. –Vanessa Da Mata, brano “Quen irá nos proteger”. –The Cure, brano “Lovecats”.
(1. continua)
(da 'l Gazetin, settembre 2008)