Ti ho visto piangere una volta, due volte… quand’eri un’altra.
Bella e sola.
Resa schiava di quello che poteva essere il tuo potere e della porta su cui tu, vigile, saresti la fonte di gioia e di abbandono.
Intontita dalla cattiveria di chi credevi di divertire, come Bocca di rosa, che metteva l’amore sopra ogni cosa.
Ridotta a bambola di pezza.
Non mi consola di non essere un tuo ricordo cattivo per non aver varcato quella porta.
Il mio, di te e di tutte le rose schiacciate nel fango, mi angoscia.
Che inferno ha l’uomo dentro nei migliaia di casi in cui ti raccoglie -rosa dal fango-, tratta per ‘uno scambio alla pari’, consuma, paga due soldi e nel fango ti ributta senza un pensiero, senza un respiro d’uomo?
– La colpa è sua!
E… scaglieresti tu la prima pietra?
Carlo Forin