A UNA RAGAZZA MUSULMANA
Nel nome di Dio misericordioso
fosti sgozzata da un padre ossequioso
a precetti più aspri del granito,
e così fu l’onore garantito:
la tua voce, dignitosa e modesta,
non gli piegò un capello sulla testa.
Volevi solo schiudere un sorriso
a chi d’amare avevi tu deciso,
volevi solo per la via piacere
solo a chi ti piaceva, anche tu avere
come ogni ragazza la tua storia
con il tuo primo bacio, intima gloria.
Ma convincere chi da sempre odia
un solo sguardo a chi non l’ha in custodia
non potevi. “Papà” gridasti, e agnello
fosti alle zanne sue e di tuo fratello.
Nel nome di Dio misericordioso
un atto fu compiuto giudizioso,
cui dettero i parenti una sofferta
approvazione, che ogni figlia avverta.
* * *
Sbocciata era e leggera in un momento
l’anima come il tarassaco al vento,
perché non ha questo mondo inventato
più dolce istante di un innamorato
che alla sua bella fa il primo saluto
col cuore in gola, come impreveduto,
e l’umido scintillio d’uno sguardo
lei scocca di sfuggita e volge tardo…
Oh quegl’incontri casualmente esatti,
e quei discorsi incerti e incerti atti,
e il primo appuntamento, un po’ nascosti,
e lo svelarsi i sogni più riposti
fra risa e rossori, e i visi accostati,
e il batticuore, e gli attimi beati
che le bocche tremanti, occhi socchiusi,
i sospiri si porgono confusi,
ed ecco che si avvera la promessa
nel grembo della madre a te già espressa
dai suoi battiti: il bacio lì esitante,
che rimarrà nei giorni eterno istante.
* * *
Tante volte ho pensato te al cospetto
di tuo padre, ai suoi occhi da furetto
a udir da te parole inconcepite,
“io voglio lui!”, da donne pervertite.
Questo grido d’amore, sigillato
nei film da un bacio, recise il tuo fiato.
Non sognavi, normale meraviglia,
che tutta tua soltanto una famiglia
cui accudire, con le preoccupazioni
dei soldi a fine mese, le emozioni
delle nascite e delle ricorrenze,
con i preparativi e le partenze,
e anche qualche litigio, ma in cui tutto
nel tempo bello va avanti e nel brutto,
e con i figli, a volte anche irritanti,
fonte di guai altre volte, ma di quanti
beni ci sono al mondo il più prezioso.
Tutto finì con un padre orgoglioso
del suo coltello, da cui gocciolava
il sangue della figlia, la sua schiava.