Domenica , 24 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Arte e dintorni
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Alessandra Borsetti Venier: Vanessa Beecroft a Venezia
Vanessa Beecroft, Venezia 2007
Vanessa Beecroft, Venezia 2007 
19 Giugno 2007
 

VB 61 - Still death! Darfur still deaf? (Darfur, ancora morte! ancora sordi?). Venezia, Pescheria di Rialto: sessantunesima performance di Vanessa Beecroft dedicata a Darfur. L’artista riporta l’attenzione degli occidentali sulla guerra civile che dal 2003 sconvolge la regione del Darfur situata nell’ovest del Sudan. Sono oltre quattro milioni le persone colpite dal conflitto tra popolazioni sfollate nel campi di rifugiati nel Ciad e comunità intrappolate nelle aree di guerra: la metà sono bambini. Milioni di persone che, secondo le agenzie dell’ONU, soffrono la fame e vivono in condizioni disperate. Il numero delle persone appartenenti alle popolazioni animiste e cristiane oppresse dal governo integralista islamico viene indicato, nelle stime approssimate per difetto al 2006, in 450.000. Ma negli ultimi mesi le aggressioni ai civili sono aumentate e coinvolgono anche le popolazioni mussulmane. Un vero genocidio che ha provocato finora oltre mezzo milione di vittime. Pulizia etnica, genocidio, carneficina… Eppure la guerra continua. E l’Occidente è sordo? Ancora morte, fino a quando?

È questo il forte interrogativo che Vanessa Beecroft ha posto in occasione del vernissage della 52esima Biennale di Venezia. Anche per la sua sessantunesima performance l’artista ha scelto un luogo clou della città: il mercato del pesce di Rialto sul Canal Grande, affollato al mattino da turisti e casalinghe e alla sera dagli habitué dell’aperitivo lungo. Ha scelto come base della sua composizione una enorme tela quadrata che funziona sia da supporto per la pittura sia da palcoscenico della performance che in sintesi si è svolta così: sulla tela bianca La Beecroft fa stendere, in posizione prona, 30 donne sudanesi di carnagione scura rinforzata da un trucco che le fa sembrare totalmente nere. Poi, vestita di nero anche lei, ma senza trucco, impugna due secchi pieni di un denso colore rosso per pittura e a piedi nudi inizia a “pennellare” le sue figuranti ammassate una sull’altra. Nessuna parola o suono. Mentre si muove sui corpi scuri, la Beecroft sembra un aguzzino. Le donne, impassibili, accettano sulla schiena, sulle gambe, sulla testa il colore rosso che arriva violentemente, tanto che schizza oltre la tela e invade il pavimento del mercato. Quando il “quadro” è finito l’artista si mette in un angolo a braccia conserte, con le mani e i piedi “insanguinati”. L’impatto è molto forte, acuito dall’odore di pesce che infesta il mercato. Intanto le figuranti fanno dei movimenti lenti, quasi impercettibili, socchiudono gli occhi, muovono appena le dita… sembrano corpi ormai agonizzanti, in uno stato di limbo tra la vita e la morte. Paura, orrore, sgomento, impotenza… Anche se siamo abituati a vedere i morti in TV tra il primo e il secondo tempo di un film, tutti coloro che sono rimasti fino alla fine della performance sono stati accumunati da un forte turbamento. Molti quelli che si sono allontanati infastiditi e con frasi di sdegno. Comunque, la cronaca più nera e attuale, a Venezia, ce l’ha ricordata lei insieme alla necessità di conoscere e capire quel che troppo spesso distrattamente non stiamo più né sentire né a vedere.

 

 

Brevi note biografiche

Vanessa Beecroft (Genova, 1969), vive e lavora a Los Angeles. È nota al pubblico internazionale per le sue performance e per le fotografie che ritraggono modelle seminude e immobili negli spazi delle gallerie e dei musei più prestigiosi del mondo. Facendo della condizione femminile l’ampio territorio della sua ricerca e utilizzando come materiale primario il corpo della donna, Beecroft affronta alcuni degli aspetti più controversi della realtà sociale e culturale contemporanea tra cui il rapporto con il cibo e la sessualità e l’ossessione per la bellezza e la forma fisica. Il lavoro dell’artista è costruito attingendo da scultura, pittura, fotografia, cinema e teatro, tutti ambiti che appartengono al suo lavoro senza che la complessità delle opere possa essere ricondotta a un’unica categoria. In questo senso spesso nel suo lavoro sono riscontrabili riferimenti al mondo del cinema e dell’arte e, in particolar modo, della pittura.

 

Mostre personali le sono state dedicate da numerose istituzioni e gallerie internazionali come: Fondation Cartier pour l’Art Contemporain di Parigi (1995,1998); Institute of Contemporary Art (ICA) di Londra (1997); Moderna Museet di Stoccolma, Solomon R. Guggenheim Museum di New York e Galleria d’Arte Moderna di Bologna (1998); Museum of Contemporary Art (MCA) di San Diego e Museum of Contemporary Art (MCA) di Sidney (1999); Peggy Guggenheim Collection di Venezia e Kunsthalle Wien di Vienna (2001); Castello di Rivoli, Rivoli (TO) (2003); Kunsthalle Bielefeld (2004); Neue Nationalgalerie di Berlino (2005) e National Gallery di Londra (2006).Vanessa Beecroft ha partecipato, inoltre, alla Biennale di Venezia (1997, 2001); alla Whitney Biennial, New York (2000); alla Bienal Internacional a San Paolo del Brasile (2002).

 

Alessandra Borsetti Venier


Foto allegate

VB 61
VB 61 particolare
Articoli correlati

  Alessandra Borsetti Venier: Arte ambientale, la Fattoria di Celle di Giuliano Gori.
  Alessandra Borsetti Venier: Firenze notte per finestra sola. Foto di sfuggita - 1
  Boicottare i prodotti di Israele finché opera il genocidio? Indagine sull’economia che dirige politica e bombe.
  Doriana Goracci: NO al fascismo militare israeliano. Roma. La Libertà non striscia
  Alessandra Borsetti Venier. Bei ricordi di Natale
  Alessandra Borsetti Venier: Magis poesie opere e racconti dedicati a Maestre e Maestri
  Alessandra Borsetti Venier: Il sentimento del sacro nelle Cinque Terre
  Alessandra Borsetti Venier: Angela Chiti “a occhi chiusi”
  Alessandra Borsetti Venier: Teatro, comunque. In un libro la storia dei “Chille de la balanza”
  Bambine israeliane scrivono sulle bombe per i palestinesi
  Alessandra Borsetti Venier: Le "palle" di Natale.
  Alessandra Borsetti Venier: Il Pianeta Poesia è a Firenze
  Alessandra Borsetti Venier: Gianni Dorigo presenta “Multisala” alla Barbagianna
  (R)Esistenze il passaggio della staffetta. Donne e Resistenza. Morgana Edizioni Firenze
  Alessandra Borsetti Venier: Arte ambientale, il "Muro di Baj" a Pontedera
  Doriana Goracci: Riflessioni finita l’epifania… che le bombe non porterà via.
  Alessandra Borsetti Venier. Angela Chiti con i suoi “Passi sospesi”
  Alessandra Borsetti Venier intervista Gillo Dorfles
  Alessandra Borsetti Venier: ArteMobile da Kassel a Firenze
  Liù, mon amour. In viaggio con Giacomo Puccini
  Alessandra Borsetti Venier: Il Ritratto d’ignoto di Antonello da Messina a Firenze? (Parte seconda)
  Alessandra Borsetti Venier: Carla Cerati in mostra a Firenze per “Ottobre mese della salute mentale”.
  Oggetto LIBERo. Il libro d'artista in Italia tra produzione e conservazione. Morgana Edizioni Firenze.
  Alessandra Borsetti Venier: Adriana Dadà e le “Barsane”
  Alessandra Borsetti Venier. La Bohème, commentata da Stravinsky a primavera
  Alessandra Borsetti Venier: Donne e resistenza globale
  Alessandra Borsetti Venier: L’editoria italiana e il boom del romanzo
  Alessandra Borsetti Venier intervista Paolo Crepet
  Alessandra Borsetti Venier: Come raccontare la realtà indicibile?
  Alessandra Borsetti Venier: L’artista Pippa Bacca è stata uccisa
  Alessandra Borsetti Venier: Achtung... l’arte potrebbe essere una trappola
  Alessandra Borsetti Venier: I “Nevrotici metropolitani” di Metzler ad Assisi
  Alessandra Borsetti Venier: La Barbagianna inaugura la XVII Rassegna “Incontri d’Arte”
  Emigrazione-notizie. E la sua difesa degli attivisti per la pace a Gaza
  Gey Pin Ang: Il canto del cammino, winter never came spring already arrived
  Lorenzo Mari: "Aiuterebbe". Poeti sotto la neve 8
  Alessandra Borsetti Venier. Sogni d’oro, Natale in similoro
  Laura Trevini Bellini: Ancora su Vanessa Beecroft. Galleria Minini, Brescia
  Alessandra Borsetti Venier: a Firenze “Voci lontane, voci sorelle” VI Festival internazionale di poesia
  Alessandra Borsetti Venier: “Kufia, canto per la Palestina”
  Federazione Anarchica Italiana: Per la pace, per l'autodeterminazione del popolo palestinese
  Alessandra Borsetti Venier: Poggiali Berlinghieri in mostra a Firenze con i suoi paradossali “Audioritratti”
  Alessandra Borsetti Venier. “Babbo cos’è il mondo?”
  Alessandra Borsetti Venier: L’albero di Natale più bello. (Racconti di Tellusfolio per le feste)
  Alessandra Borsetti Venier: A Firenze riapre “Villa Romana” fondata da Max Klinger nel 1905
  Alessandra Borsetti Venier: Metzler e i suoi “Nevrotici Metropolitani”
  Alessandra Borsetti Venier intervista Deva Wolfram
  Maria Paola Forlani. Musica per gli occhi
 
 
Immagini correlate

 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 14 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy