Giovedì , 21 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Dialogo Tf
 
successivo  
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Giuseppina Rando. Il peso dell’ignoranza 
A libro aperto: pensieri peregrini a sera… - 28
06 Ottobre 2024
 

Quanto più una società si allontana dalla verità,

tanto più odierà quelli che la dicono.

Poiché nel tempo dell’inganno universale,

dire la verità è un atto rivoluzionario.

George Orwell da La fattoria degli animali

 

 

Diogene Laerzio, scrittore greco del III sec. a.C., nell’opera Vite dei filosofi ci tramanda la voce sempre viva di Socrate:

Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male l’ignoranza”.

È necessario, tuttavia, precisare che il “conoscere” a cui rimanda Socrate non è un semplice sapere ma è la sapienza, il pensare, il riflettere, il giudicare.

È noto a tutti quanto questa realtà oggi sia carente a fronte dell’imperante superficialità, dell’arroganza e la presunzione di “tutto sapere”.

Wislawa Szymborska, poetessa polacca (Nobel per la letteratura nel 1996) in un’intervista ha dichiarato, a proposito dell’ispirazione poetica, che essa può nascere da “qualunque cosa” e che il suo atteggiamento di fronte alla complessità del “sapere” è un incessante non soed ama molto due piccole paroline: non so…. Piccole, ma alate. I versi semplici e malinconici della Szymborska svelano, di fatto, il proprio mondo interiore segnato dall’inquietudine e l’essere pronta a vagliare quello esteriore spesso segnato da volgarità e prepotenza. …È bella una tale certezza, ma l’incertezza è più bella… (da “Amore a prima vista”).

Semplicità e modestia sono i tratti distintivi dei suoi componimenti poetici: grande lezione di umiltà in un tempo in cui si sentenzia su tutto, si afferra il microfono come una mazza, non si perde tempo ad ascoltare le ragioni altrui, nella convinzione che le proprie siano inconfutabili e definitive. Atteggiamento proprio dei fondamentalisti (religiosi o politici) che, nutriti di ignoranza, rifiutano ed attaccano chi la pensa diversamente, peraltro facendo scadere di significato ogni genere di confronto.

Illuminante su questo argomento ritengo il saggio di Paolo Iacci Sotto il segno dell’ignoranza (ed. Egea, 2021) da dove si evince che l’ignoranza non è, di per sé, negativa o positiva, ma uno stato naturale dell’uomo.

Anche il più sapiente di noi non potrà conoscere che una piccola parte delle cose. Invece ignorare la propria ignoranza o addirittura farne uno strumento di consenso e di potere è molto grave.

Grave perché quando si è avvolti dal velo nero dell’ignoranza ci si lascia facilmente prendere dalle illusioni e ci si allontana dalla verità.

Vengono in mente i prigionieri del Mito della caverna di Platone, che, prigionieri senza sapere di esserlo, prestano ascolto solo a ciò che piace loro udire.

Coloro che in passato hanno cercato di destare le masse dal loro sonno sono stati eliminati: si pensi a Socrate, Ipazia di Alessandria, Antonio Gramsci (incarcerato, liberato perché malato e, subito dopo, morto) e a tanti altri.

Nella società odierna sono altri i sistemi per oscurare la ricerca della verità e, in particolare, certo protezionismo di stampo utilitaristico-economico considerano inutile lo studio della letteratura e della filosofia.

Che vantaggi comporta nella vita di tutti i giorni aver letto Seneca, il Simposio di Platone, Aristotele? Nessuno, se pensate in termini di vantaggio, di guadagno, di profitto.

Tutto ciò che non può essere comprato, venduto, ostentato viene giudicato inutile. Perché? Perché al sistema non servono uomini pensanti ma macchine. Non servono i filosofi, non servono i pensatori, non servono gli artisti ma soltanto operai altamente qualificati. Schiavi che non sanno di essere schiavi, che non conoscono altro che la caverna buia in cui sono rinchiusi. C’è un modo, uno solo per rompere le catene: pensare! (G. Middei)

Pensare, mettersi in discussione, confrontarsi e riconoscere ciascuno i propri limiti in quanto “la vera conoscenza sta nel conoscere l’estensione della propria ignoranza” (Confucio).

Attualmente, purtroppo, si assiste allo strapotere dell’ignoranza in tutti gli strati delle nostra società. È questa la nuova questione morale del nostro Paese?

Il “partito” degli ignoranti è trasversale, è a destra come a sinistra.

E non è solo un problema del ceto politico. Si avverte una sorta di ostilità anche verso i tecnici e gli esperti e per di più li si ostacola impedendo, di fatto, la realizzazione del pensiero meritocratico.

Ritengo che l’unica soluzione al dilagare dell’ignoranza potrebbe essere innanzi tutto curare la piaga dell’analfabetismo funzionale investendo nella scuola e nell’accesso alla cultura. Solo mirando a virtute e conoscenza, si avrà la possibilità di capire quanta strada ancora c’è da percorrere, quanto mare ci circonda… e quanto ancora c’è da imparare.

 

Giuseppina Rando


Articoli correlati

  Giuseppina Rando. Il venticello… della calunnia
  Per la libertà religiosa e per la parità di tutte le confessioni nel diritto all'informazione
  20'ANNI DI GAZETIN
  Giuseppina Rando. Eminenza
  Anna Lanzetta. Parliamone insieme: A difesa delle donne contro ogni violenza
  Maria G. Di Rienzo. Il prezzo delle patate, e tra la folla Ipazia
  C’è, VERAMENTE, bisogno di un nuovo Illuminismo!
  Vittorio Giorgini: Vaticano e corpo di Eluana Eglaro
  Gianfranco Cercone. “Agorà” di Alejandro Amenábar: Ipazia, scienziata, radicale e martire
  Giovanni Maria di Lieto. Per non dimenticare Stefania Venturini
  Gino Songini. A proposito della libertà di stampa
  Sergio Caivano. “Mussolini il capobanda” di Aldo Cazzullo
  Se la “società civile” si accorge del monopartitismo imperfetto
  Lucia Tancredi. La vita privata di Giulia Schucht
  Istituto Confucio di Roma. “Luci dalla Cina” alla IV edizione
  Giuseppina Rando. Senilità
  Giuseppina Rando. Nascondigli
  Giuseppina Rando. L’ignoto fascino delle piccole cose
  Giuseppina Rando. Parole pietre, nuvole, foglie al vento…
  Giuseppina Rando. Brevità del ‘dire’
  Giuseppina Rando. Apelle e il calzolaio
  Giuseppina Rando. Sensibilità e delicatezza
  Giuseppina Rando. Le poche cose necessarie...
  Giuseppina Rando. Misura
  Giuseppina Rando. Le associazioni: luci e ombre
  Giuseppina Rando. Sulla coerenza
  Giuseppina Rando. Incontrare “l’altro”
  Giuseppina Rando. Rumore
  Giuseppina Rando. Tra reale e virtuale… avanza “la società liquida”
  Giuseppina Rando. Coraggio e… dintorni
  Giuseppina Rando. I volti dell'invidia
  Giuseppina Rando. Verità e amicizia
  Giuseppina Rando. L’esperienza del limite/ Malattia e dolore
  Giuseppina Rando. Violenza e verità
  Giuseppina Rando. Arte dell’equilibrio
  Giuseppina Rando. Quale cultura?
  Giuseppina Rando. Dialogo e ‘punti di vista’
  Giuseppina Rando. Crisi
  Giuseppina Rando. Noi e il tempo
  Giuseppina Rando. Adattarsi
  Giuseppina Rando. Banalità, malattia diffusa
  Giuseppina Rando. Sulla noia
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 1 commento ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy