Leggo un libro di Olav H. Hauge
(la sua vita è ormai un breve trattino tra due date).
“Un fenomeno particolare”, è scritto sulla quarta di copertina -
“un giardiniere che è nato, vissuto e morto in una fattoria isolata
che si affaccia sui fiordi della Norvegia occidentale”.
Cinque paralleli ci dividono
e siamo capitati in paesaggi diversi:
tracce nella neve, marinai affogati e abeti
sono ciò che gli è toccato in sorte,
da me ci sono fichi, campi che attendono l’aratura e pescheti.
Ma anche se i nostri sguardi copiano sul foglio
scenari così dissimili,
siamo fatti della stessa tristezza
della vista,
ognuno è impegnato sui propri codici,
ognuno ha il proprio lavoro,
così è.
Trad. Anna Linda Callow