Ah, che bella era quel giorno la città
nella chiara cerchia dei suoi monti,
e al sua aggraziata vecchiezza quanto
splendeva ai giovani raggi dei tuoi occhi.
E le cime delle torri quanto s’ingentilivano
alla solarità del tuo sorriso intelligente.
I vicoli simili a un branco di cervi
A te fiduciosi affluivano.
Restammo estatici sulla soglia
nella quiete dell’infinito radicati,
simili ad una coppia di alberi felici –
rigoglio di mandorlo e senilità di ulivo.
Come luccicavano le rocce alla rugiada,
come fioriva la pietra sui monti!
Trad. Paola Messori