Sono io i tuoi occhi…
Puoi spararmi mille e mille volte,
puoi mirare al centro del volto,
alla pupilla, all’iride che brilla,
puoi lacerarmi bulbi e membrane,
puoi sfregiarmi, puoi anche uccidermi,
ma sono io i tuoi occhi…
Io riverserò tutta la luce,
che tu avresti voluto spegnere,
dai miei occhi nei tuoi occhi;
sarà questa la tua condanna,
carnefice che non sai d’esser vittima
a tua volta, figlio dell’ignoranza,
uniforme di nulla, servo delle tenebre.
Sono io i tuoi occhi…
Tu che giri lo sguardo altrove
illudendoti di guardare il mondo,
ancora una volta rallegrandoti
dello scampato pericolo,
linfa morta nelle vene,
ma il mondo ti ha già respinto
perché il motore del progresso,
della giustizia, delle idee
non è l’ignavia.
Sono io i tuoi occhi…
Io con la pallottola confitta
nella cavità orbitale, il sangue rappreso
come un urlo muto, il cielo fuori
una girandola di buio, ma l’azzurro
per sempre dentro, insopprimibile;
io ti darò il coraggio, la vista e la visione,
se solo vorrai ascoltare
la mia ultima preghiera nella strada.
Sono io i tuoi occhi…
Alberto Figliolia