Amica cara, sempre la stessa bettola.
Sempre lo stesso squallore ben in mostra sulle pareti.
Sempre gli stessi prezzi. Sarebbe meglio bere del vino?
Non penso. Non sarebbe né meglio né peggio.
Progressi non ce ne sono, ed è bene che non ce ne siano.
Un pilota della linea postale, solo,
come un angelo caduto, beve vodka in continuazione. Violini
di antica memoria scuotono
la mia fantasia. Alla finestra,
in lontananza, si profilano intonsi i tetti bianchi,
e la campana suona. È già buio.
Perché hai mentito? E perché il mio orecchio
non distingue la menzogna dalla verità,
ma con insistenza chiede nuove parole
a te del tutto ignote, e sorde e estranee,
ma che possano essere pronunciate
come prima soltanto dalla tua voce.
1968
Trad. Silvia Comoglio