Giovedì , 21 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Nave Terra > Oblò africano
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Nicoletta Varani. Covid-19 in Africa: alcune considerazioni geo-sociali. (I parte)
Covid-19: Casi di contagio sulla base dei dati forniti dall’OMS (fonte: www.africarivista.it)
Covid-19: Casi di contagio sulla base dei dati forniti dall’OMS (fonte: www.africarivista.it) 
09 Aprile 2020
 

In Africa il virus è arrivato attraverso viaggiatori di ritorno da hotspot in Asia, Europa e Stati Uniti: il primo caso è stato registrato il 14 febbraio in Egitto. Non è noto ancora in che modo il Covid-19 si diffonderà nel Continente africano molti fattori genetici, climatici, sociologici, demografici (la popolazione è molto giovane) possono influenzarne l’evoluzione. È indubbiamente certo che anche i Paesi in via di sviluppo come quelli africani hanno una capacità di risposta quasi nulla. In base ai dati forniti dall’OMS, dall’UN-OCHA (Office for the Coordination of Humanitarian Affairs) e da altre fonti accreditate nel Continente africano la diffusione del Covid-19 appare limitata rispetto ad altre zone del Pianeta soprattutto se si osserva il numero dei contagi. Infatti se il numero dei contagi, anche il più recente lo si rapporta alla popolazione del Continente si evince chiaramente di numeri limitati (10 contagi e oltre 500 decessi; Fonte: OMS 9 aprile 2020) considerato che in Africa vivono 1,3 miliardi di persone e che quasi tutti i Paesi africani hanno consistenti e regolari rapporti con la Cina.

Va però messo in luce come i dati forniti siano influenzati dalla possibilità sia di testare i malati sia di stabilire le cause dei decessi inoltre la principale causa di morte nel Continente sono le infezioni respiratorie da malattie che hanno gli stessi sintomi del Covid-19, quindi non è facile distinguere i casi “normali” di decessi per polmonite dai casi di morti legate al Coronavirus.

Inoltre, non ci sono affermazioni scientifiche in tal senso e non si dispone di dati ma le persone denutrite si può presumere che potenzialmente siano più a rischio di essere colpite dal Coronavirus a causa del loro fragile sistema immunitario. Chi soffre la fame, come noto, vive in condizioni socioeconomiche più che precarie (accessi alle necessità primarie inesistenti) e con forti difficoltà a poter lavare le mani con il sapone ad addirittura accedere alle cure igieniche di base.

Un altro aspetto utile a delineare il quadro di rifermento socioeconomico in cui si innesca l’emergenza e che le misure di prevenzione, quali la sospensione delle attività scolastiche, degli incontri e/o delle funzioni religiose e soprattutto delle attività nei mercati in cui la gente vi si reca per vendere le poche cose che coltiva (frutta o ortaggi) o che ha (chincaglierie o piccoli oggetti di riciclo) per poter mangiare, hanno effetti drammatici se si pensa ai villaggi in prossimità dei grandi centri urbani o addirittura agli slums di Nairobi e Lagos dove vivono milioni di abitanti ammassati, dei veri e propri “quartieri marginali” peculiari della contemporaneità urbana delle grandi metropoli africane.

A tutto ciò vanno ancora aggiunte le problematiche comuni all’Occidente e ai Paesi industrializzati quali: il “testare” i malati, la tenuta del sistema sanitario, il creare consapevolezza nelle popolazioni, quali azioni di contenimento adottare, la protezione degli operatori sanitari, dove mettere in quarantena i malati, tutte problematiche che nello spazio geografico africano si accentuano a dismisura.

Ad oggi (9 aprile 2020) il Covid 19 risultava ormai diffuso in 51 Paesi su 54. Comore, Lesotho, Sao Tomé e Principe sono le uniche Nazioni che non hanno ancora denunciato casi di contagio. Per due Paesi insulari come le isole Comore (Repubblica federale islamica delle Comore) e Sao Tomé e Principe, sicuramente due criteri, lo status di insularità e il non essere soggette a frequentazione dall’esterno, hanno giocato un ruolo importante; soprattutto il secondo perché il criterio dell’insularità non ha risparmiato dal contagio Paesi insulari come Seychelles e Maurituis, quest’ultimo soprattutto presenta dati riferiti ai contagiati pari a oltre 260 unità una cifra molto alta se paragonata alla popolazione dell’isola che conta circa 1,2 milioni di abitanti.1

Nei 51 Paesi africani colpiti dalla pandemia le cifre, sempre in evoluzione e rese note dall’OMS per la regione africana, riportano di oltre 10.000 casi. Il Paese più colpito è il Sud Africa, con 1.749 casi e 13 morti, mentre in Algeria i casi sono 1.468 ma le morti sono 194. Tra i Paesi più colpiti anche il Camerun (650 casi e 9 decessi), il Burkina Faso (364 casi e 18 decessi), la Costa d’Avorio (349 casi e 3 decessi) il Ghana (287 casi e 5 decessi), il Niger (278 casi e 11 decessi), le Mauritius (268 casi e 7 decessi). Nella Repubblica democratica del Congo i casi sono 183 ma le morti sono già 20 (per questo Paese in costante stato di guerra i dati possono essere intesi indicativi). Oltre all’Algeria, per quel che riguarda la regione dell’Africa settentrionale, sempre l’Oms riferisce che in Egitto i casi sarebbero 1.322, con 85 morti, in Marocco 1.141 con 83 morti.

In Africa Occidentale si registra il caso del Burkina Faso con oltre 380 contagi tra cui almeno sei ministri, l'arcivescovo della capitale Uagadugú e ad altre persone della governance. Fonti governative hanno dichiarato che l’epidemia si propaga nel Paese tanto nelle zone rurali quanto in quelle urbane e il rischio è ancora più alto verso il Nord nelle regioni colpite dal conflitto jihadista che ha provocato già 800mila sfollati interni. A Djibo, capoluogo della provincia di Soum, la cui popolazione è raddoppiata per l’arrivo degli sfollati negli ultimi mesi è impossibile imporre agli abitanti le distanze di sicurezza, se persino l’accesso all’acqua e al sapone è limitato e ancora nelle zone interessate dal conflitto quei pochi ospedali, le ambulanze e il personale medico sono oggetto di attacchi continui perché il Covid 19 non ha fermato i combattimenti.

Sempre in Africa Occidentale un forte monitoraggio viene fatto nei confronti della Nigeria, gigante demografico africano con oltre 190 milioni di abitanti (De Agostini, 2019) dove al momento è in corso un lockdown imposto dal 1° aprile e le ingenti misure di contenimento-prevenzione disposte dal governo nigeriano fino a questo momento stanno dando buoni risultati, i dati ufficiali più recenti informano di 276 persone contagiate, 6 decedute e 44 ristabilite. Dati assai contenuti basti pensare che la densità media di popolazione in Nigeria è pari a 206,64 ab./kmq!

È indubbio che la prevenzione in una situazione come questa riferita alla Nigeria si basa sul contenimento dei casi importati e sul tentativo di fermare la trasmissione nella comunità. Il Paese si è mosso tempestivamente in questa direzione sin dai primi segnali, forse anche a memoria delle precedenti emergenze sanitarie come quella riferita all’Ebola nel 2014-2016.

È stato recentemente pubblicato (6 aprile, 2020) lo studio dell’Unione africana Impact of the Coronavirus Covid-19 on the African Economy (Impatto del Coronavirus Covid-19 africana). Lo studio di presenta due possibili scenari circa la traiettoria della pandemia: uno scenario definito “medio-realistico” in cui la pandemia durerebbe fino a luglio e da cui si evince come l’Africa possa essere definita “sfiorata”, e uno scenario “altamente critico” in chi si prevede una durata della pandemia fino ad agosto 2020 in cui l’Africa avrebbe forti criticità in campo sanitario e umano con ripercussioni in ambito economico. Ma la sfida economica rischia di avere delle conseguenze importanti anche per il continente più vicino: l’Europa.

A conclusione di questa riflessione su una panoramica il più possibile reale e correttamente informata sulla diffusione della pandemia Covid 19 in Africa va evidenziato come questa pandemia sia accompagnata da un'infodemia, una diffusione di disinformazione e incerta informazione che rende difficile per le persone trovare informazioni sicure ed accurate. Al fine di contribuire alla lotta contro questo problema, l’UNESCO, in collaborazione con la Innovation for Policy Foundation (i4Policy), sta lanciando una campagna online volta a rendere disponibili al pubblico i contenuti locali con licenza gratuita al fine di informare soprattutto le comunità africane sul Covid-19. La campagna risponderà all'urgente necessità di garantire l’accesso a informazioni culturalmente pertinenti e gratuite sulle licenze nelle lingue africane locali per facilitare la consapevolezza su come mitigare la diffusione di COVID-19 nel Continente.

Attraverso gli uffici sul campo dell’UNESCO nel continente africano e la comunità i4Policy2 in tutta l'Africa, questa campagna raggiungerà gli spazi della comunità in almeno 45 paesi africani per ospitare, mobilitare e sviluppare praticamente campagne. informazioni per aiutare le agenzie sanitarie nazionali e globali a raggiungere le comunità più a rischio e combattere la diffusione della disinformazione. Inoltre, questa campagna mobilita collettivi di tutto il mondo, comprese le etichette discografiche come RM Societe, attingendo alla loro esperienza come “We are the World 25 to Haiti”.

L’Africa forse potrebbe avere ancora l’opportunità di rallentare e ridurre la trasmissione del Covid-19.

 

Nicoletta Varani

 

 

1 Solo partire dal 23 marzo e fino al 15 aprile, le autorità governative hanno stabilito un coprifuoco che implica il divieto di lasciare i propri alloggi, salvo che per i lavoratori impiegati in servizi essenziali (ad esempio sanità, sicurezza, emergenze) o impegnati a garantire i servizi minimi e indispensabili. I negozi di alimentari e supermercati (chiusi a partire dallo scorso 24 marzo) sono stati riaperti a partire da 2 aprile, ma sotto stringenti condizioni al fine di evitare il diffondersi del virus (fonte: OMS).

2 Si rimanda a »» #i4Policy.

 

 

Riferimenti bibliografici:

African Union (2020), Impact of the Coronavirus Covid-19 on the African Economy

i4Policy (2020), Open Letter on COVID-19, V1.3 (31/03/20)

OCHA (2020) GLOBAL HUMANITARIAN RESPONSE PLAN -COVID-19 (April/December 2020) Geneve.

OCHA (2020), Coronavirus disease 2019 (COVID-19): Situation Report - 79 (8 April 2020)

https://www.unocha.org/covid19

https://i4policy.org/


Articoli correlati

  Nicoletta Varani. Covid-19 in Africa: alcune con­si­de­ra­zio­ni geo­eco­no­mico-sociali. (II parte)
  Mellana. Il monumento all’eroe sconosciuto
  Mellana. Un vaccino very macho
  Emmanuela Bertucci. Coronavirus: Quando il diritto alla salute diventa dovere di salute
  Giulia Crivellini. Dividersi in tifoserie persino su un virus?
  Mellana. Ad ognuno come le pare
  Agustín. Le cose più importanti
  Michele Tarabini. La rinascita interiore
  Sopra la maschera investo me stessa
  Michele Usuelli. Regione Lombardia: Consiglio in auto-quarantena
  Giuseppina Rando. Covid 19: “lectio magistralis”
  Giuseppina Rando. Movide selvagge del “bel paese”
  Vincenzo Donvito. Il populismo sanitario
  “I sopravvisuti”
  Sandra Chistolini. Scuola con il “vademecum” senza “lockdown”
  Nel tempo angusto e oscuro del Coronavirus
  Mellana. In arrivo nuove mutazioni
  Maria Lanciotti. A tu per tu con il Covid-19
  Giuseppina Rando. Si riaprono i cancelli delle scuole, finalmente!
  Giuseppina Rando. Si recita a soggetto…
  Mellana. Coprifuoco
  Michele Tarabini. L’ingiustizia è uguale per tutti
  Mellana. Quel che è fatto è reso
  Michele Tarabini. Non raccontiamocela così tragica
  «Gli uccelli» di Hitchcock, il progresso che implode e le logiche del virus
  Vetrina/ Pina Gennuso. Noi
  Renato Ciaponi. Un grazie sentito ai negozi di vicinato
  Mellana. Lo sballo in maschera
  Roberto Malini. Ansia da pandemia
  Enrico Bernardini: Enoturismo. Esempi di buone pratiche ai tempi del coronavirus
  Mellana. Vignetta peripatetica
  Guido Monti. “Per il diritto alla salute, nessun profitto sulla pandemia”
  Linda Pasta. Inquinamento atmosferico e diffusione del virus
  Mellana. La negatività che ci piace
  Vetrina/ Michele Tarabini. Il grande nemico
  Roberto Malini. Il coronavirus somiglia all’influenza di Hong Kong del 1968
  Emmanuela Bertucci. Vaccini e avvocati. I deboli pagano per il potere della lobby
  Mellana. La vignetta della settimana fiacca
  Coronavirus: predisponete un piano per proteggere le persone anziane più indigenti
  Oltre le indicazioni
  Michele Tarabini. Pandemia e Diritto: riflettere e vigilare
  Carlo Forin. Farò il terzo vaccino
  Vita da cani/ Come comportarsi con i cani delle persone in quarantena
  Carlo Forin. Covid 19 virus intelligente
  Linda Pasta. La corrida del coronavirus
  Giovanni Maria di Lieto. I tempi correnti, l’etica privata, l’etica pubblica
  Mellana. Tutti a sciare!
  C. Ruscigno, G. Monti. Covid-19, una risposta europea
  La sanità divisa nell’Europa unita
  Mellana. Tutto andrà benissimo
  Anna Lanzetta. Invito alla lettura
  Mellana. Stretti tra scienza a superstizione
  Mellana. Un tampone fiscale
  Carlo Forin. Primavera 2020
  Carlo Forin. La strategia del boa
  Roberta De Horatis. Hic et nunc
  Carlo Forin. L’opportunità della cittadinanza unica
  Mellana. Un settore ancora trainante
  Ai medici e agli infermieri che curano l’umanità
  Mellana. Astrazeneca
  Carlo Forin. Covid: autunno 2019-’23
  Sandra Chistolini. Il Coronavirus visto dai bambini della scuola dell’infanzia all’aperto
  Giovanni Maria di Lieto. Quando la moralità professata diventa demagogia
  Stati Uniti d'Europa. Coronavirus: prima gli italiani?
  Paola Mara De Maestri. Le nuove generazioni oggi e domani
  Vita da cani/ #PossoPor­ta­re­il­Ca­ne­Fuori
  Carlo Forin. Seconda dose oggi a Vidor di Treviso
  Lombardia. Continua la quarantena del Consiglio Regionale
  Linda Pasta. Covid-19: “Mission possible: limitare il contagio”
  Carlo Forin. Distanziamento
  Carlo Forin. Cesserà il 31 marzo 2022 l’emergenza covid iniziata il 10 marzo 2020
  Michele Tarabini. Retoriche banalità
  Rosella Reali. I nostri eroi quotidiani
  Sergio Caivano. Maledetto coronavirus covid 19
  Vetrina/ Michele Tarabini. In un incubo
  Scescio. Ciao 2021
  Paola Mara De Maestri. Corona Virus
  CIA Manzoni. La lezione si fa alla radio
  Giovanni Maria di Lieto. Obbligo vaccinale, prevalenza dell’interesse pubblico sulla libertà individuale
  La maestra Mara e le sue storie per i bambini
  Coronavirus oltre i numeri
  Michele Tarabini. Vivere o tirare a campare?
  Giuseppe Leocata. Oggi più vicini o più lontani rispetto a ieri? L’effetto del Covid.
  Maria Lanciotti. In quarantena con l’istrice
  Laboratori virologici e ricerca nucleare: è necessario che operino alla luce del sole
  Mellana. Altro che resurrezione...
  Mellana. Diogene
  Tonaca e mascherina. La CEI al tempo del Covid
  Vetrina/ Michele Tarabini. Respiro corto
  Almor e Mellana. L’invenzione della ruota
  La scuola a prova di coronavirus
  Mellana. Una mano lava le altre
  Carlo Forin. Primavera 2021
  Vincenzo Donvito. Coronavirus/ Occhio al ‘giorno del vaccino’, quando ci sarà…
  Enrico Bernardini. Turismo in Italia: alcuni riflessioni a seguito dell’emergenza Covid-19
  Agustín. Ponzio Pilato
  Benessere e qualità della vita nella Terza Età
  Kristina Mamayusupova. Ogni cammino dell’uomo è interculturale
  Nicoletta Varani. La condizione della donna nell’Africa sub-sahariana
  GEOGRAFIA DEL MARE: la giornata mondiale degli Oceani
  Geografia interculturale. Spazi, luoghi e non luoghi
  Simone De Andreis. La Cooperazione internazionale
  Nicoletta Varani. Lo sfruttamento minorile in Ghana: i piccoli “schiavi” del pesce
  Nicoletta Varani. Cambiamento climatico globale
  Simone De Andreis. Giovani donne Afar in Etiopia
  Nicoletta Varani. Il dramma degli schiavi-bambini nelle miniere dell’Africa sub-sahariana
  Enrico Bernardini. “Intercultural Relations and Migration Processes” di Nadia Rania e Laura Migliorini
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 4 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy