Delle generazioni delle rose
Nel profondo del tempo consumate
Voglio che una si salvi dall’oblio,
Una che nulla distingue tra quanto
È svanito. La sorte mi riserva
Il dono d’essere io a fare il nome
Del fiore silenzioso, di quell’ultima
Rosa che Milton accostò al suo viso,
Senza vederla. Oh tu vermiglia o gialla
O bianca rosa d’un giardino spento,
Lascia magicamente il tuo passato
Immemorabile e nel verso splendi,
Sia tu sangue, oro, avorio o notte, quale
Nelle sue mani, invisibile rosa.
Trad. Domenico Porzio