L’esame di “Ancora oltre il ni!” (02/11/17) dopo “Oltre il ni” (31/10/17) ci ha introdotti nel circolo nigin portandoci a vedere i circoli a partire dalla città sacra zumera di Nibru, accada Nippur.
Non mi è bastato. I latinisti Ernout e Meillet mi hanno convinto a leggere l’avv. ni pari a ne, antico ne.i, in zumero = negazione sentiero, che la lettura circolare del zumero postula en.i, ‘sentiero del Signore’. En.il = signor Dio.
Mirjo Salvini, in La civiltà dei Hurriti, G. Macchiaroli, Napoli, 2000: 311, n. 88 narra, dentro agli Hurriti, popolo mesopotamico conoscitore del zumero-accado, fusosi con gli Ittiti in Anatolia in un insieme proto degli Etruschi migrati prima in Sardegna poi in Toscana:
En.i = sentiero del Signore, eni potenza divina in hurrita (393): en(i) = ar = h(h)i, qui al caso essivo [nota 88, p. 311].
Dunque, nella fase etrusco-latina, i hurriti, etruschi di Anatolia, lessero ne.i.h(h) i+l = ‘negazione. Sentiero. Aldilà (Aldilà) sentiero + vento (lil)’ collegata a ‘Signore (il). Sentiero. Aldilà (Aldilà) sentiero + vento’.
Il lunghissimo sentiero circolare è rimasto rubricato nel nulla di nihil.
Carlo Forin