È morto Renzo e sono molto dispiaciuto.
Sono onorato di averlo conosciuto.
Con lui pensiero ed azione si rincorrevano vorticosamente, e spesso agiva prima di pensare, ma faceva bene.
Mi dispiace, mi dispiace…
Fare per aiutare, per pacificare, per rendere migliore la vita di tutti, soprattutto dove la guerra, la violenza e la sopraffazione la rendono difficile.
Non si è mai tirato indietro, l’ho visto dormire per terra pur di offrire il suo posto.
E le porte della chiesa incatenate aperte.
E la sua ironia contadina per spiegare ai suoi parrocchiani per primi, e poi a chiunque, la necessità morale ed etica della solidarietà.
Mi dispiace, mi dispiace….
Non dormiva mai, scriveva sproloqui solidali con i quali poi riusciva a far convergere risorse e denari.
E la videocamera che non spegneva mai fino a riprendere la tappezzeria del sedile davanti del pullman.
Un intellettuale-contadino un grande uomo, con la teoria dell’ordine-disorganizzato e viceversa.
Ci hai mossi tutti, ci hai mossi e accompagnati, e grazie a te Sprofondo ha fatto grandi azioni di aiuto alle persone vittime della guerra in favore della pacificazione nei Balcani.
Mi dispiace Renzo, amico mio...
Grazie di tutto, a nome del mondo.
Ciao
Matteo