Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».
Il traditore Gi.ud.a merita la lettura zumera:
gi6, ge6 [MI]
night; shade (cf., gig2, ‘black/dark’) [GI6 archaic frequency].1
ud, u4
n., sun, light; day; time; weather; storm (demon) [UD archaic frequency].
prep., when, since.2
a
n., water; watercourse, canal; seminal fluid; offspring; father; tears; flood. [ A archaic frequency].
Interj., alas!; oh!; ouch!3
L’intermedia -ud- qualificata come demone mi esenta dall’approfondire l’azione specifica del tradimento a fatto nella notte gi.
La qualifica di maestro, rabbì, con la quale si rivolge a Gesù, è la presa in giro più perversa perché chiede chi è il traditore a rab.biz:
(gis) rab(3), rap
ring; clamp; fetter, shakle; stock; pillory; snare (to slide+ open container).4
-bi
possessive suffix, […]5
biz; bi(z)
n., tears (Akk., loanword from bissu, ‘flow of tears’ and basasu, ‘to let drip’, cf., Orel& Stolbova #256 *baz- ‘to flow, be wet’).
v., to drip, trickle; to cry; to ooze; to pour; to raise off; to impute, accuse; to push someway away; to dry (cf., bi-bi-ze2 –to drip-).6
Ed il maestro rinvia la risposta al richiedente completando il raggiro.
Qualsiasi osservatore pulito, davanti a questo giro, che vien letto in eme ghir, dovrebbe almeno riconoscere nel zumero la lingua origine dell’ebraico.
Carlo Forin
1 John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Logogram Publishing, Los Angeles, 2006: 98.
2 Ivi: 293.
3 Ivi: 1.
4 Ivi: 218.
5 Ivi: 32.
6 Ivi: 34.