figlie
non posso darvi i miei occhi per guardare
e non posso guardare con i vostri occhi
tutto è sempre così diverso
il fato o la ragione
farcela è il vostro piccolo miracolo
la terra brulica di parole come lucertole
[sotto il sole
che poi scappano veloci senza lasciare traccia
non sia effimero ciò che fate
come gramigna l'illusione copre i nostri talenti
con fatica siate persone vere
la rabbia sia spia dei vostri errori
dell'ingiustizia
ma non vi consumi
vi doni la forza
volate come uccelli
nuotate come pesci
vivete come donne
non siate mai egoiste
resterete sole nel tempo
i vostri sogni non siano vani come nella notte
vi ho dato un nome
che lo portiate non come un peso
ma come corazza vi protegga.
Giuseppina Barolo