Il 12 marzo a Plaza Altamira, Caracas, i militari della Guardia Nacional Bolivariana (GNB) erano in assetto antisommossa, pronti a reprimere le manifestazioni di scontento degli abitanti del quartiere di Chacao. Agli altoparlanti trasmettevano canzoni che inneggiavano al defunto Presidente Hugo Chavez.
Gustavo, 27 anni, è il Segretario nazionale dei giovani di Un Nuevo Tiempo, uno dei maggiori partiti di opposizione al regime di Caracas. È un impegno che, nella Republica Bolivariana di Chavez e Maduro, può portare al carcere. Gustavo è socialdemocratico, ripudia la violenza. Si avvicina agli uomini schierati e chiede, per evitare di esasperare la situazione, che la musica venga spenta.
Viene ammanettato e portato nel più grande complesso militare venezuelano, Fuerte Tiuna. Riesce a lanciare un ultimo tweet: potranno rompere le nostre teste, mai le nostre idee. Da allora si trova agli arresti in un complesso militare.
Gustavo, di cognome fa Paniz, origine friulana e doppia cittadinanza. Abbiamo subito allertato il Ministero degli Affari Esteri e l’Ambasciata d’Italia a Caracas, affinché potessero soccorrere un cittadino italiano ingiustamente detenuto all’estero.
Il Governo, il Ministro Mogherini e il Sottosegretario Giro hanno l’opportunità di intervenire per assistere un cittadino italiano detenuto per motivi politici, marcando così la posizione dell’Italia nei confronti della repressione del regime del PSUV.
Continueremo a monitorare la situazione e saremo con tutti i Gustavo del mondo, in lotta per libertà e democrazia.
Riccardo Galetti
Delegato per l’America Latina – Dipartimento Esteri
della Federazione dei Giovani Socialisti FGS
(da RadicalNonviolentNews #10, 18 marzo 2014)