Diario di bordo
Riccardo Galetti. Gustavo Paniz, italo-venezuelano, arrestato dal regime di Caracas
21 Marzo 2014
 

Il 12 marzo a Plaza Altamira, Caracas, i militari della Guardia Nacional Bolivariana (GNB) erano in assetto antisommossa, pronti a reprimere le manifestazioni di scontento degli abitanti del quartiere di Chacao. Agli altoparlanti trasmettevano canzoni che inneggiavano al defunto Presidente Hugo Chavez.

Gustavo, 27 anni, è il Segretario nazionale dei giovani di Un Nuevo Tiempo, uno dei maggiori partiti di opposizione al regime di Caracas. È un impegno che, nella Republica Bolivariana di Chavez e Maduro, può portare al carcere. Gustavo è socialdemocratico, ripudia la violenza. Si avvicina agli uomini schierati e chiede, per evitare di esasperare la situazione, che la musica venga spenta.

Viene ammanettato e portato nel più grande complesso militare venezuelano, Fuerte Tiuna. Riesce a lanciare un ultimo tweet: potranno rompere le nostre teste, mai le nostre idee. Da allora si trova agli arresti in un complesso militare.

Gustavo, di cognome fa Paniz, origine friulana e doppia cittadinanza. Abbiamo subito allertato il Ministero degli Affari Esteri e l’Ambasciata d’Italia a Caracas, affinché potessero soccorrere un cittadino italiano ingiustamente detenuto all’estero.

Il Governo, il Ministro Mogherini e il Sottosegretario Giro hanno l’opportunità di intervenire per assistere un cittadino italiano detenuto per motivi politici, marcando così la posizione dell’Italia nei confronti della repressione del regime del PSUV.

Continueremo a monitorare la situazione e saremo con tutti i Gustavo del mondo, in lotta per libertà e democrazia.

 

Riccardo Galetti

Delegato per l’America Latina – Dipartimento Esteri

della Federazione dei Giovani Socialisti FGS

(da RadicalNonviolentNews #10, 18 marzo 2014)


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