Ballate da un soldo
Essere sul tempo agli azzardi onorati
[dove sporge repertori
l’ombra di un altro non più cose del visibile
riscosso da gravi oscillazioni un duplice continuare
chiama ringraziamenti del finale una larga elemosina
accettando distanze fra il lancio e la palma
incrocia circonvallazioni mattinali
un latente ronzio fino alla sonorità di piccoli spazi
ripetuti nella conchiglia di un numero dall’ultima Grecia
non finiscono di sorprendere l’enorme amputazione costruita sugli alberi
ogni longitudine fissa gesti d’intonaco come rabbia da una passerella
nulla è dato ciò che avanza piomba in ballate da un soldo
sarà per augurio un mare così portato a domandarci topi
ultimo farsi un cinturone di brandelli albeggi dietro una lampada
rituale di separazioni la stessa sorte secondo il vento
parole colme traccia un canestro di vimini sul capo.
Giannino di Lieto presentato dal figlio Giovanni Maria/ 6.