Il saluto di mio zio Manolo al funerale di Ciro,* nel parco di Melena del Sur. (Melena avrà poi altri momenti di “gloria”: primo nella “Campagna di Alfabetizzazione” e primo nella “Zafra dei 10 milioni”).
La foto porta la data del 27 gennaio 1961, quando era imminente l'Invasione della Baia dei Porci e, benché quasi tutti i fermati fossero stati liberati, si faceva il saluto a Ciro. Lui era stato del “26” e poi coinvolto nella 'insurrezione del Grillo'; con mille imbrogli sulla patria potestà e – anche se poco se ne parla – sulla “maschia potestà”... perché, oltre a dire che il governo avrebbe sottratto i figli alle famiglie, si diceva anche che avrebbe preso pure le donne. Oggi sembrano cose assurde, ma in quel tempo in molti credettero a quella propaganda e anche ad altro... come ad esempio che la carne sovietica fosse di orsacchiotti o bambini.
Nessuno ha mai detto che “i banditi del Grillo” fossero terroristi benché, dati i precedenti di “quelli dell’Escambray”, sarebbe stato molto facile dirlo e, soprattutto, crederlo.
Leonardo Antonio Mesa Suero
riduzione e adattamento a cura della Redazione
* Cirilo “Ciro” Hernández. Alcuni lo chiamavano anche “il Messicano”, come suo fratello che fu collaboratore della polizia di Batista denunciando quelli del “26” e che denunciò lo stesso Ciro quando questi tentò di raggiungere Fidel Castro nella Sierra Maestra.