Oblò cubano
Leonardo Antonio Mesa Suero. Quando lo zio Manolo salutò Ciro 
Flash di storia cubana 'familiare'
31 Agosto 2012
 

Il saluto di mio zio Manolo al funerale di Ciro,* nel parco di Melena del Sur. (Melena avrà poi altri momenti di “gloria”: primo nella “Campagna di Alfabetizzazione” e primo nella “Zafra dei 10 milioni”).

La foto porta la data del 27 gennaio 1961, quando era imminente l'Invasione della Baia dei Porci e, benché quasi tutti i fermati fossero stati liberati, si faceva il saluto a Ciro. Lui era stato del “26” e poi coinvolto nella 'insurrezione del Grillo'; con mille imbrogli sulla patria potestà e – an­che se poco se ne parla – sulla “maschia potestà”... perché, oltre a dire che il governo avrebbe sottratto i figli alle famiglie, si diceva anche che avrebbe preso pure le donne. Oggi sembrano cose as­surde, ma in quel tempo in molti credettero a quella propaganda e anche ad altro... come ad esempio che la carne sovietica fosse di orsacchiotti o bambini.

Nessuno ha mai detto che “i banditi del Grillo” fossero terroristi benché, dati i precedenti di “quelli dell’Escambray”, sarebbe stato molto facile dirlo e, soprattutto, crederlo.

 

Leonardo Antonio Mesa Suero

riduzione e adattamento a cura della Redazione

 

 

* Cirilo “Ciro” Hernández. Alcuni lo chiamavano anche “il Messicano”, come suo fratello che fu collaboratore della polizia di Batista denunciando quelli del “26” e che denunciò lo stesso Ciro quando questi tentò di raggiungere Fidel Castro nella Sierra Maestra.


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