… ma se una donna ascolto
dietro una parete …
(A. Porta)
Ma è la voce, il tono
che non riesce più a ricordare,
immaginarla mentre dice
è ora, basta, io, certo.
Che sia sempre quel suono
lento? un’ansa gonfia, una gora…
Oppure cosa adesso?
un’acqua oramai assorbita
da un’erba scura e selvaggia…
…sicuramente il corpo
perso in una calca di comparse.
Francesco Osti
L’aveva trovata nel quadrato
che schiacciava il letto nel buio
addormentata in un viaggio di profumi
spillati dalla pelle sfinita dopo il bar.
Aveva già deciso di partire e lui
corse ad Est lungo il suo braccio
teso e formicolante sbarra sul nero
per trovarle la mano schiusa e pregna.
Raggiungerla nel sonno riverso
dentro rivoli e scanalature piene
di invisibili colori e strati
di effluvi su distese di cellule.
Poteva non aprirli gli occhi lei
poteva sentire le gambe senza vene
decidere di spegnersi nell’incanto
tornato a invadergli la stanza.
Massimo Bevilacqua
Materiali per la manutenzione. –Luigi Tenco, brano “Ho capito che ti amo”. –Paolo Conte, brano “Intimità”.
(4. fine)
(da 'l Gazetin, dicembre 2008)