Oblò cubano
Yoani Sánchez. Piccoli diseredati
09 Agosto 2008
 

Dal blog Generación Y

9 Agosto 2008

 

 

Pequeños desposeídos

De chiquita nunca pude pronunciar el nombre de este círculo infantil cercano a mi casa. Aún hoy –con estudios de fonética concluidos– la palabra “proletaritos” me hace un enredo en la pronunciación. ¿Cómo harán los pequeñines de allá adentro para articular el nombre de su Kindergarten? ¿No preferirían ellos un concepto más tierno como “Maripositas”, “Rayitos de sol” o “Blancanieves” a esta definición clasista y anticuada?

El susto mayor puede venir después, cuando ya sepan leer y busquen en un diccionario el significado de esa palabra tan rara que cuelga de la entrada.  Como primera acepción de “proletarios” descubrirán que se trata de seres “desposeídos, que no tienen bienes” y se molestarán con quienes les embrollaron la lengua y, encima de eso, los condenaron a no tener propiedades.

 

Yoani Sánchez

 

 

Piccoli diseredati

Da piccola non potevo pronunciare il nome di questo circolo infantile vicino a casa mia. Ancora oggi - con gli studi di fonetica conclusi - la parola “proletarini” mi causa difficoltà di pronuncia. Come faranno i piccolini che si trovano là dentro a pronunciare il nome del loro Kindergarten? Non preferirebbero un concetto più tenero come “Maripositas”, “Rayitos de sol” o “Blancanieves” a questa definizione classista e antiquata?(1)

Lo spavento maggiore può venire dopo, quando ormai saranno in grado di leggere e troveranno in un dizionario il significato di questa parola così strana che si trova appesa all’ingresso. Come prima accezione di “proletari” scopriranno che si tratta di esseri “diseredati, che non possiedono beni” e proveranno fastidio verso coloro che li imbrogliarono la lingua e, soprattutto, li condannarono a non avere proprietà.

 

Traduzione di Gordiano Lupi

 

 

(1) Il significato letterale della frase può restare oscuro alle persone non esperte di scuole cubane. Kindergarten in spagnolo si tradurrebbe Jardín de la Infancia (Giardino d’Infanzia), corrispettivo del nostro asilo, la scuola materna italiana. A Cuba la scuola materna si chiama circulo infantil. Yoani prosegue citando teneri nomi di alcuni circoli infantili come: Rayitos de Sol, Maripositas, Blancanieves, che è meglio lasciare in lingua originale, visto che sono titoli di fiabe e citazioni di personaggi tratti da novelle cubane e internazionali. Altri circoli infantili si chiamano: Muñeca Negra, Edad de Oro (con riferimento all’opera di José Martí), Ismaelillo (sempre José Martí) e Cucarachita Martina (fiaba popolare cubana). I circoli infantili prendono nome dai classici della letteratura per ragazzi, dalle opere cubane e anche dalla fantasia popolare. Ringrazio lo scrittore e poeta cubano Carlos Carralero per la preziosa collaborazione tecnica. (Gordiano Lupi)


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