È piovuto, stanotte.
Il sentiero odora d’erba umida,
Quindi, di nuovo, la mano del calore
Sulla nostra spalla, come
A dire che il tempo non ci sottrarrà nulla.
Ma qui
Ove il campo viene a fermarsi contro il mandorlo,
Guarda, una belva è balzata
Da ieri a oggi per il fogliame.
E ci fermiamo, è fuori dal mondo,
E ti raggiungo,
Finisco di sradicarti dal tronco annerito.
Ramo, estate folgorata,
Da te linfa di ieri, divina ancora, cola.
Trad. Davide Brancaglia