Laboratorio
Morbegno. L’ANPI invita alla Mostra “Le ventuno Madri Costituenti”
13 Marzo 2025
 

Nel territorio del Morbegnese, in questo mese di marzo, sono numerose le occasioni proposte da associazioni di volontariato sul tema della “questione femminile”.

La tematica è affrontata nelle varie sfaccettature e con diverse modalità, la sezione ANPI Morbegno bassa Valle propone alle cittadine e ai cittadini interessati una Mostra monografica dedicata alle Ventuno Madri Costituenti, cioè alle donne che contribuirono a scrivere la nostra Costituzione

È una proposta di informazione, di conoscenza e di ri-conoscenza per quelle donne che, pur fra non trascurabili difficoltà, sono riuscite a “far passare” nel testo importanti principi sulla parità di genere.

 

Introduzione alla Mostra “Le ventuno Madri Costituenti”

Il 1° febbraio 1945, a guerra ancora in corso, viene adottata la prima norma che estende il diritto di voto alle donne: si tratta di un primo passo che riconosce alle italiane il “diritto di eleggere”

Al conseguimento di questo storico risultato concorre la coralità dell’impegno delle donne italiane nelle città occupate e devastate dalla guerra, nei campi di prigionia, negli insediamenti produttivi ed il ruolo da loro svolto nella Resistenza e nella Liberazione.

L’ulteriore passo verso la conquista del “diritto ad essere elette” verrà compiuto con il decreto del gennaio 1946 in vista delle elezioni amministrative che si tengono nello stesso anno.

È un primo segnale importante, ma comunque i partiti, nell’imminente consultazione elettorale per la Costituente, presentano un numero abbastanza limitato di candidature femminili.

Su 556 deputati eletti le donne sono 21 (meno del 4%):

• 9 comuniste (Adele Bei, Nadia Gallico Spano, Nilde Iotti, Teresa Mattei, Angiola Minelli, Rita Montagnana, Teresa Noce, Elettra Pollastrini e Maria Maddalena Rossi),

• 9 democristiane (Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter, Maria Federici, Angela Gotelli, Angela Maria Guidi Cingolani, Maria Nicotra e Vittoria Titomanlio),

• 2 socialiste (Bianca Bianchi e Lina Merlin) e

• 1 del Fronte dell’Uomo Qualunque (Ottavia Penna).

Molto diverse tra loro per età, cultura ed esperienze politiche, le prime elette della Repubblica, seppero seppero dare voce e rappresentare le legittime aspirazioni di emancipazione delle donne italiane. Le ventuno deputate elette all’Assemblea costituente partecipano attivamente all’elaborazione del testo della Costituzione. Una significativa testimonianza di questo impegno si ritrova nelle proposte di emendamenti da esse sottoscritte al Progetto di Costituzione. Particolare attenzione è rivolta ai diversi profili delle pari opportunità: a questo tema sono riferiti gli emendamenti all’articolo 48 del Progetto di Costituzione (articolo 51 del testo definitivo) sulla parità di accesso di ambo i sessi agli uffici pubblici e alle cariche elettive che risultano sottoscritti da deputate appartenenti a diversi schieramenti politici.

Pur appartenendo a forze politiche molto diverse fra loro, le costituenti seppero trovare modi e punti di incontro per fare fronte comune e garantire alle italiane e agli italiani eguaglianza di diritti e pari opportunità nella nuova Carta costituzionale dell’Italia democratica entrata in vigore il 1° gennaio 1948.

 

Nella mostra vengono esposti cartelli che riportano un breve pensiero per ogni “Madre Costituente”, una sintetica scheda biografica e una fotografia.

 

ANPI Morbegno – Bassa Valle


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