A due mesi dalla scomparsa, facciamo memoria del lascito culturale del professore, anima della Sinistra valtellinese
Nel ricordare Sergio Caivano, tante volte su questa testata come redattore di accurati articoli storici e politici, non si può che iniziare dal suo impegno, durato tutta la vita, nell’ambito di quel periodo fondante per la nostra democrazia che fu la Resistenza.
Nato a Bellano nel 1933, sempre amava ricordare il giorno della Liberazione a Sondrio (dove era cresciuto con la sua famiglia), a cui aveva assistito trepidante da dodicenne, ripetendo precisamente da quel momento con le sue stesse azioni il proprio grazie a quanti si impegnarono nella lotta partigiana per garantire alle generazioni future libertà e pace.
Caivano, laureatosi in Economia alla Bocconi, fin da giovane collaborò con tantissime testate giornalistiche, facendo parte della Sinistra socialdemocratica e poi del PSI. Fu docente in diversi istituti di Sondrio e rivestì cariche economiche e sociali. Nel suo campo, già citato, di maggior interesse si iscrisse all’ANPI nel 2003 e ne fu Presidente dal 2011 al 2016.
Aveva conosciuto diversi partigiani e di questi incontri e amicizie restano a sua firma molti articoli pieni di rispetto e autentica stima (come conferma anche l’ultimo suo pezzo qui su Tellusfolio, “Ai congressisti, ai partigiani” del 26 ottobre 2024).
Vittorio Spinelli, attuale responsabile per l’informazione del sito ANPI Lobardia, gli riserva parole di commiato molto grate: “La sua leadership e il suo impegno instancabile hanno lasciato un segno indelebile nella nostra comunità. La sua capacità di unire le persone e ispirare i giovani è stata una fonte di forza e speranza per tutti noi. Ha sempre creduto fortemente nei principi di libertà, giustizia e democrazia, lavorando instancabilmente per promuoverli, dedicando la sua vita alla lotta per i diritti e la dignità di tutti”.
Ricordandolo quindi anche dal nostro giornale web per la sua attività e il suo stile sobrio quanto deciso, e onorati per averlo conosciuto ricambiamo il saluto e l’abbraccio che spesso simbolicamente mandava ai suoi lettori.
Annagloria Del Piano
(per la Redazione di Tellusfolio)