Diario di bordo
Campagna R1PUD1A di “Emergency”: il Comune di Sondrio non aderisce 
Nella risposta all’interpellanza di “Donne per la Pace”, il no della Giunta: “Vogliamo rispettare i diversi ideali”
01 Febbraio 2025
 

Il 31 gennaio scorso si è tenuto a Sondrio il consiglio comunale, un appuntamento amministrativo cittadino che solitamente non raccoglie molta partecipazione da parte dei sondriesi e che questa volta si è invece caratterizzato fin da subito per una folta presenza di partecipanti.

Ad attirare l’attenzione è stata, a tutti gli effetti, la discussione sull’interpellanza circa la Campagna R1PUD1A presentata dal gruppo Futuro Insieme e gruppi della minoranza, lanciata da Emergency da novembre e che ha avuto l’adesione di diversi comuni sul territorio italiano (150, e il computo è in costante aumento).

Questo un passaggio del testo, in cui veniva chiesto all’Amministrazione comunale sondriese di prendere in considerazione l’adesione al progetto:

Emergency individua nei Comuni le istituzioni locali di maggior riferimento per la cittadinanza (…) quindi ritiene che un’Amministrazione comunale che ripudia la guerra e agisce in favore della pace, trasmette un forte e concreto messaggio di speranza e impegno per un futuro senza conflitti per i propri cittadini e le generazioni future”.

La parola è subito andata al Sindaco Marco Scaramellini, il quale ha espresso con chiarezza il punto di vista della sua maggioranza, declinando la proposta di adesione alla campagna.

Pur dicendosi convinto sostenitore della Pace, riconoscendola come sentimento comune condivisibile al di là delle ideologie, e pur sentendosi intimamente toccato, lui come gli altri membri della Giunta, dal momento storico pervaso dalle guerre, tanto da aver messo in atto - come Amministrazione - un sistema concreto di sostegno, ad esempio, alla popolazione ucraina costretta a lasciare il proprio Paese, il Sindaco ha puntato il focus della sua risposta sul fatto incontestabile che ognuno abbia i propri ideali e dunque ha precisato che, pur disprezzando la guerra, rispetteremo chi non fa azioni plateali non condividendole, fino a ritenerle strumentali.

Lo striscione con la scritta R1PUD1A proposto da Emergency sulle facciate dei Municipi - ha continuato il Sindaco - rischia di essere propaganda fine a se stessa.

È seguita poi la dichiarazione di assoluta ignoranza della Campagna in esame, da parte del Sindaco e della Giunta, fino al momento della ricezione dell’interpellanza di Rita Dioli. Così come del fatto che altri comuni avessero aderito ad essa. Scaramellini, in conclusione del suo intervento, ha avanzato un unico spiraglio di apertura verso l’interpellanza: l’accettazione di un eventuale incontro con un rappresentante di Emergency, se mai vi fosse in futuro una tale richiesta.

Il Consigliere Rita Dioli ha quindi potuto rispondere in merito e le sue parole sono state di soddisfazione per due fatti, ritenuti fondamentali: il poter discutere in consiglio, per il quarto d’ora che lo si è fatto, di pace. Una tematica che, ovviamente sta a cuore a chi ha proposto l’interpellanza. In secondo luogo, si è detta entusiasta per quella auspicata partecipazione cittadina di cui l’amministrazione aveva più volte denunciato la quasi totale assenza, vedendo invece - per questa seduta - una platea gremita, dunque evidentemente interessata a una discussione sul tema. Probabilmente, assai meno ad altri argomenti all’ordine del giorno delle passate sedute consiliari.

Totale delusione, invece, è stata espressa dal consigliere Dioli riguardo alla risposta ricevuta dal Sindaco.

Chiaramente l’impegno esemplare di Emergency non è, e non può essere, oggetto di discussione. Stiamo parlando di un’ONG completamente apolitica, attiva da trent’anni, sia sul terreno di guerre recenti che passate, che siano sotto l’occhio dei media o meno attenzionate, e che agisce attivamente anche nel campo della prevenzione.

Questo il punto nodale: la Campagna R1PUD1A, ricorda Dioli, non consta solo di uno striscione da esporre, ma di tutta una serie di proposte, di eventi, di azioni che gli aderenti sono invitati a mettere in moto al fine di prevenire i conflitti, di diffondere una cultura di pace autentica, valorizzando e attuando l’articolo 11 della nostra Costituzione che ci ricorda che l’Italia ripudia la guerra.

Tutt’altra cosa, quindi, rispetto a un’azione che possa qualificarsi come strumentale.

L’intervento è poi stato concluso con la presa in carico da parte del consigliere Dioli della ricerca di un’auspicabile rappresentanza locale di Emergency.

La speranza è quella di una rivalutazione della richiesta oggetto dell’interpellanza, in un futuro breve.

Al termine dell’intervento di Dioli, la platea composta da una ventina di esponenti del gruppo Donne per la Pace, ha lasciato l’aula in segno di protesta.

All’uscita dall’aula consiliare, il commento che sembra prevalere fra i membri del gruppo Donne per la Pace è il seguente: “Spiace constatare come, ad oggi per l’amministrazione sondriese, si ritenga che l’adesione alla Campagna R1PUD1A promossa da un ente quale Emergency possa rappresentare un’azione che non rispetterebbe gli ideali di chi non ama comportamenti plateali, finanche strumentali, e possa prestarsi al rischio di essere propaganda priva di scopo.

Davvero un’interpretazione che lascia perplessi, se il punto di partenza è un’esortazione tanto semplice e non foriera di fraintendimenti come quella di ripudiare la guerra, così nobilmente inserita all’articolo 11 della nostra Costituzione che venne scritta all’indomani della Seconda Guerra mondiale per sottolineare il preciso impegno nel disconoscere la guerra come strumento di offesa e risoluzione di controversie internazionali e nel promuovere e favorire le organizzazioni rivolte a tale scopo”.

Nessuna azione che presti il fianco a fraintendimenti e strumentalizzazione, dunque, ma l’espressione di quella cittadinanza attiva che sente come dovere morale proteggere il futuro delle generazioni a venire, perseguendo gesti concreti che possano fare anche una piccola differenza. In buona compagnia dei tanti che, nel mondo, manifestano e agiscono per una cultura di pace.

Nella convinzione che l’Italia, se glielo chiedi, ripudia.

 

Annagloria Del Piano


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276