Cosa bolle in culdera
Alfredo Mazzoni. Schisciąs ‘n dii?! Tutta esperienza… 
Ma schisciąs i bali, du volti de fila…??
18 Novembre 2009
 

Il formaggio grasso d’alpe, da me prodotto in qualità di casaro sull’Alpe di Bobbio, è stato classificato al primo posto cinque volte. Un'altra volta al secondo posto. Questo è avvenuto alla Mostra dei formaggi della provincia di Como, in quel di Porlezza. Ho sempre avuto un solo dubbio: chissà se il “Caricatore”, socio fattuale della cooperativa che gestisce da oltre quarant’anni l’Alpe di Bobbio in Valsassina, nel presentare il formaggio ha pure detto che il casaro era il Sig. Alfredo Mazzoni… Se non lo ha mai fatto, questa …dimenticanza potrebbe aver influito sui fatti che vi vado a narrare?

L’alpigiano in questione, due anni fa, si è ammalato gravemente. Le sue vacche hanno pascolato tutta l’estate su a Bobbio, accudite da altro personale. Regolarmente, lui ha presentato il formaggio grasso alla Mostra. E altrettanto …regolarmente, abbiamo vinto il primo premio. Quest’anno, le sue vacche non c’erano, perché ha chiuso la stalla. Lo stesso formaggio grasso è stato presentato da un altro produttore che ha portato la sua mandria a trascorrere l’estate sui verdi pascoli dell’Alpe di Bobbio. Esatto, la stessa Alpe. Non in qualità di “Caricatore”, ma di “Lacèer”. Però anche lui avente l’azienda in provincia di Como: come da regolamento. Avvisata la Comunità montana e l’Apa di competenza, dello …scambio obbligato, e ricevendone risposta affermativa alla partecipazione del Concorso caseario, abbiamo provveduto alla presentazione della forma. Adesso viene il bello, anzi il brutto… Non essendo mai riuscito a presenziare alla manifestazione, quest’anno ho fatto salti mortali (doppi, tripli, carpiati..) per vederla. Anche perché la forma che avevo presentato si presentava molto bene alla vista (è un parametro di valutazione delle giurie Onaf, in questo caso ovviamente quella di Como). …E, insomma speravo nella sesta vittoria… Arrivo allo stand della Mostra (un gazebo tutto sgarruppato) e noto tre quattro piatti di plastica contenenti pezzetti di formaggi vari su una tavola spoglia, tra cui noto subito la mia forma tagliata in tre pezzi. Ad aspettarmi il Lacèer del lago sopracitato che aveva presentato il formaggio col nome della sua Azienda, come da regolamento, ed un mio amico Maestro assaggiatore dell’Onaf/CO. – Ciao! Com’è andata, allora?

Eh! Purtroppo il tuo, anzi il vostro formaggio non è stato accettato...

In che senso?

È fuori provincia…

Come fuori provincia?

L’Invernizzi ha deciso così. Bobbio è in provincia di Lecco.

E allora come mai la forma è tagliata?

Non lo so, han voluta tagliarla.

Ma chi? Scusa, eh! Ma se non poteva essere ammessa al concorso, perché tagliarla?

Non so… han voluta vederla lo stesso.

Cazzo! Una forma di 160 euro rovinata… A parte che la Gori e il Rabolini ci avevano detto che potevamo tranquillamente partecipare, come da regolamento. Va be'! Laghemèla bui… Però non si fa così… Mauri!

Eh!

Ce la fai a vendermela?

Prezzo?

15,00 Euro al Kg.

Va bene, te la ritiro io.

Al “Matusc di Barilocc”, me la paghi poi. Va bene?

Affare fatto!

– …Ma perché allora gli altri anni il Livio (il “Caricatore” inizialmente citato) è sempre stato ammesso e nessuno ha mai avuto niente da dire?

Boh?!

Due righe sul Gaz voglio proprio fargliele avere, anche solo per la soddisfazione di farli incazzare pure loro per la …brutta figura che hanno fatto come organizzatori.

Ora, trascorso quasi un mese dall’evento agricolo e …volendomi schiscià i bali ‘n'otra volta (due anni fa alla Fiera del Bitto di Morbegno, il Semigrasso di Bobbio da me prodotto, vinse il secondo premio. Un anno fa gli organizzatori, su mia segnalazione, cambiarono il regolamento: il formaggio latteria da giudicare, può essere solo quello prodotto in provincia di Sondrio; prima schisciàda de bali), suggerisco ai miei amici organizzatori laghée di inserire nel regolamento la frase: Possono partecipare alla Mostra solo i formaggi prodotti sugli alpeggi della provincia di COMO. (E consiglio ai miei colleghi onafisti di Como di non effettuare più il taglio delle forme non ammesse a concorso, se non su esplicita richiesta dell’interessato…)


Alfredo Mazzoni

(da 'l Gazetin, novembre 2009)


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