In occasione della ricorrenza del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il comitato “Non tacere la violenza”, costituito da Agenzia per la Pace, ANPI, ANTEAS, ARCI, ARCI Demos, AUSER, CGIL, CISL, Scuola e Diritti, Usciamo dal Silenzio, organizza due iniziative.
La prima prevede la partecipazione alla manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne che si terrà a Brescia il 21 novembre; la seconda riguarda la fiaccolata serale che si terrà a Morbegno il 25 novembre.
La manifestazione del 21, promossa da UDI (Unione Donne in Italia) rappresenta l’ultima tappa della staffetta dell’anfora partita da Niscemi in Sicilia, luogo in cui fu uccisa Lorena.
Da un anno, l’anfora viaggia attraverso l’Italia, passa tra mani di donna e nei luoghi pubblici in cui si ferma parla del problema reale e quotidiano rappresentato dalle molteplici forme di violenza consumate nei confronti delle donne, in particolare la violenza coltivata all'interno delle mura domestiche e troppo spesso taciuta.
Noi avremo l’onore di consegnare nelle mani delle donne di Brescia l’anfora, che seppur non sia mai stata con noi per problemi tecnici, ci ha accompagnato nelle diverse iniziative che abbiamo promosso nel corso dell’anno, dalla fiaccolata del 2008 agli interventi pubblici rivolti alla popolazione, agli incontri con studenti e studentesse delle scuole superiori.
Per la manifestazione di Brescia è prevista l’organizzazione del viaggio in pullman con partenza alle 9:30 da Sondrio e rientro dalle ore 16:00 (contributo di 5 euro).
Per chi non ha tempo di spostarsi, l’appuntamento è per la sera di mercoledì 25 a Morbegno alle ore 20 in piazza S. Antonio; insieme percorreremo le vie cittadine con una fiaccola a testimonianza del nostro appello “Non tacere la violenza”.
Chi fosse interessato alla manifestazione di Brescia può contattare Tiziana 328 5376372 o Marilena 393 5070573 entro giovedì 19 novembre.
Il gesto di “portare insieme” vuole significare l’importanza della relazione e della solidarietà. È un modo di dire a tutti forte e chiaro che tu, io, noi siamo unite e diciamo basta alla violenza. Perché la solitudine è la prima condanna della violenza.
Portare l’anfora è un riconoscersi, essere solidali, senza distinzione alcuna di appartenenza religiosa, culturale, politica, senza distinzione di genere, perché quello che ci unisce è credere nei diritti e nella libertà. Il diritto e la libertà di vivere una vita senza violenza.
Usciamo dal silenzio