Lo scaffale di Tellus
Marco Cipollini. Il «Testamento» di Villon tradotto da Rossano Nistri. Traduzioni della Domenica 33
Villon
Villon 
20 Settembre 2009
 

Ricevere gli annuali volumetti, tutti confezionati a mano dall’autore, Rossano Nistri di Como ma toscano di origine, è un privilegio rarissimo: fortuna a chi tocca. Stavolta il dono è di lusso: niente meno che la imitazione (cioè traduzione metrica) del «Testamento» di François Villon, con introduzione e note. Si tratta di una vera e propria ricreazione testuale, che le normali traduzioni non possono mai attingere. Data la presente ristrettezza editoriale, offro qui solamente la ballata della bella Elmiera, che darà almeno un assaggio dell’opera, monumentale è il caso di dire, di Rossano Nistri. (mc)

 

 

 

François Villon

Ballade

[La belle Heaulmiere aux filles de joie]

 

 

533  «Or y pensez, belle Gantiere

Qui m’escoliere souliez estre,

Et vous, Blanche la Savetiere,

Or est il temps de vous congnoistre.

537  Prenez a destre et a senestre;

N’espargnez homme, je vous prie:

Car vielles n’ont ne cours ne estre,

Ne que monnaye qu’on descrie.

 

541  Et vous, la gente Saulciciere

Qui de dancier estes adestre,

Guillemete la Tapiciere,

Ne mesprenez vers vostre maistre:

545  Tost vous fauldra clorre fenestre;

Quant deviendrez vielle, flestrie,

Plus ne servirez qu’ung viel prestre,

Ne que monnaye qu’on descrie.

 

549   Jehanneton la Chapperonniere,

Gardez qu’amy ne vous empestre;

Et Katherine la Bourciere,

N’evoyez plus les hommes paistre:

553  Car qui belle n’est, ne perpetre

Leur male grace, mais leur rie.

Laide Viellesse amour n’empestre,

Ne que monnoye qu’on descrie.

 

557  Filles, veuillez vous entremettre

D’escouter pourquoi pleure et crie:

Pour ce que ne me puis mettre,

Ne que monnaye qu’on descrie».

 

 

 

Ballata

[La bella Elmiera alle ragazze di piacere]

 

 

533  «Suvvia, pensateci, bella Guantaia,

che i miei insegnamenti apprezzavate,

ed anche voi, Bianca la Ciabattaia,

ora è il tempo che a voi stesse pensiate

537  e a destra e a sinistra raccattiate:

di grazia, ai maschi non mollate il morso,

perché le vecchie sono svalutate

come moneta che è fuori corso.

 

541  E voi, la garbata Salumiera,

voi, che con tanta leggiadria danzate,

e voi, la Guglielmina Tappezziera,

col protettore non siate sprezzante,

545  dovrete presto serrare le ante.

Non servirete, in fine di percorso,

che un vecchio prete, ormai vecchie e disfatte,

come moneta che è fuori corso.

 

549  Voi pure, Giannettina Cappucciaia,

nelle panie del ganzo non cascate;

così voi, Caterina la Borsaia,

i maschi a quel paese non mandate:

553  non siete belle, non li tormentate,

ma a gioia e ad allegria fate ricorso.

Laide vecchie, l’amore lo scordate

Come moneta che è fuori corso.

 

557  Tarde non siate, ragazze, a capire

perché urla e pianti io mischi al mio discorso:

son fuori gioco e non ho più avvenire,

come moneta che è fuori corso».

 


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276