Secondo il filosofo sloveno (ma professore a Paris 8) Slavoj Žižek, dovremmo tornare al pensiero forte, il che è forse vero, vent’anni di decostruzione ci hanno ridotti in briciole e, a furia di distruggere le forme della verità, ci ritroviamo di fatto con più insicurezza e per niente più libertà, o più bellezza, o più felicità. La cura proposta da Žižek è però aprire alle utopie. Il problema è che la crisi denunciata a partire dagli anni ’80 era proprio che le utopie non sembrano più in grado di tener nascosto, sotto la coltre della speranza, il fatto che il sistema filosofico della verità non regge più. Che c’è di forte nelle cosiddette utopie se non il fatto che non devono essere dimostrate? (mb)
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