Piero Cappelli. Dai cacciabombardieri al Superenalotto e… i poveri, tanti! Che Italia, ragazzi!!
22 Agosto 2009
 

Che strana Italia in questo decadente agosto 2009! Eppure mentre nel nostro Paese, e non solo, crescono i poveri – siamo arrivati alla bella cifra di 8 milioni secondo l’Istat, pari quasi al 14% della popolazione e cioè a ben 3.000.000 circa di famiglie –, il governo Berlusconi ha pagato la terza tranche per l’acquisto dei cacciabombardieri più evoluti al mondo, gli Eurofighter. La commessa ha un valore complessivo di 9 miliardi di euro e riguarda la produzione di 112 velivoli. I destinatari di questo oggetto di morte sono anche la Germania, la Spagna e il Regno Unito. Questo non ci fa sentire un po’ meno colpevoli (sic!). Però qualcuno potrebbe dire che ne dovremmo essere orgogliosi di questa ‘macchina mortale’ perché è quasi fatta in casa: la famosa Finmeccanica, il cui azionista di controllo è il Ministero dell’Economia e cioè l’on. Tremonti, ha un partecipazione nel progetto micidiale nella misura del 36% (escluso i motori) pari a circa 3 miliardi di euro! Soldi che direbbe qualcuno entrano in parte nelle tasche italiane: sì, è vero, ma per fare cosa? Macchine da guerra e non per fare la pace o contribuire a costruirla… Di fatto l’Aeronautica militare italiana ha attualmente in servizio 35 velivoli cacciabombardieri su un totale di 121 ordinati. Così il governo ne ha ordinati altri 112 di caccia ‘europei’ per i quali dovremmo sborsare un mare di soldi... senza dimenticare che l’Italia è tra i primi posti nel mondo per commercio ed esportazione di armi e al quarto posto nel mondo per la spesa procapite che il governo di Roma fa per tutti noi al fine di acquistare armi! Anche il governo Prodi aumentò vertiginosamente le spese militari… e tutti i partner di quell’esecutivo di centro-sinistra non ebbero da ridire! Ed oggi, mentre questo nostro popolo si impoverisce, il lavoro scarseggia sempre più, le fabbriche e le aziende chiudono o licenziano, la delinquenza impera, la prostituzione dilaga, la droga scorre, le strade sono luoghi di sfogo psicologico con morti a raffica come in una vera e propria guerra, l’uso degli psicofarmaci è in aumento vertiginoso, l’ignoranza nelle nostre scuole è sempre più devastante, l’educazione non ha più presa nella gioventù dove invece il suicidio miete vittime tra gli adolescenti specie in Europa… certe nostre aziende pubbliche fabbricano ed esportano armi grazie al lavoro di nostri operai non obiettori (come invece lo sono molti medici ‘cattolici’ nei nostri ospedali…), il governo autorizza le commesse e le banche-armate finanziano gli affari, i cittadini extracomunitari vanno e vengono senza sosta e senza controllo infittendo le file della povertà e delle carceri oltre anche della delinquenza…

Però dobbiamo stare contenti perché potremmo vincere al Superenalotto e portarci a casa quasi 150 milioni di euro!? Altra grande fregatura: lo Stato, cioè ancora il dr. Tremonti, incassa e qualche fortunatello se li metterà in tasca: non si potrebbe spezzare il monte premi in 150 vincitori da un milione ciascuno così da fare, almeno, felici tante famiglie?! No, sarebbe troppo ragionevole e di buon senso: «il gioco è il gioco!» direbbe qualcuno. Intanto però c’è chi sempre di più non arriva in fondo al mese e stenta a vivere al minimo. I nostri Comuni non hanno più soldi e non aiutano quasi più nessuno. Le Asl sono in condizioni miserevoli e il personale sfiduciato e rassegnato se non anche a volte incompetente e bighellone. Le Province sono per molti aspetti uffici per impiegare gente il cui lavoro è spesso inutile, ma nessuno più parla di azzerarle. Eppure, insieme a Regioni e Comuni, assorbono addizionali milionarie ogni mese grazie alle tasse pagate con gli stipendi dei lavoratori attivi. Addizionali di cui spesso non si conosce né la quantità né l’utilizzo. E nessuno riesce a far niente perché tutti sono impotenti di fronte a blocchi di potere imperturbati ed imperturbabili. E questi enti locali sono spesso anche governati dal centrosinistra che non riesce più nemmeno a sapersi distinguere dai ‘centrodestri’ e tutto prosegue così quando per inerzia, quando per buona volontà di qualcuno il cui rumore non si sente perché è come una noce in un sacco… e la barca va… e ognuno pensa per sé…

Solo poche voci stanno fuori dal coro. Di Pietro e alcuni del suo partito e dello staff parlamentare si fan ‘sentire’ dando modo a quel 10 per cento dei suoi elettori di ‘godere’ di una critica senza bavagli e senza diplomazie, facendo riflettere anche gli elettori del PD...

Molti speravano che Grillo e Travaglio si presentassero alle elezioni nazionali per fare veramente un bel gruppo antipotere nel nostro Parlamento italiano, ma così non è stato. Molti i delusi. Non vogliono decidersi ad entrare con i piedi nel piatto, ma se si andrà avanti così anche loro dovranno farlo per amore al Popolo! Intanto stanno per varare un nuovo giornale ed è già un passo in avanti…

Speriamo che alle prossime elezioni Regionali la combinata Grillo-Di Pietro-Travaglio & Company possa dare ai parlamentini delle nostre regioni delle figure cariche di buona volontà creativa, costruttiva e soprattutto critica. Perché è dalle realtà locali, soprattutto regionali, che si può e si dovrebbe creare quella consapevolezza politica di costruire movimenti e forze sociali tese al bene del Paese partendo dal proprio piccolo-grande mondo locale...

 

zorro.rosso@alice.it


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