Sono sempre stato tra quelle persone (poche?) che non hanno mai amato il modo di denuncia politica portato avanti in questi anni da Beppe Grillo.
Un metodo urlato, da capopopolo, dove i toni populisti hanno sempre avuto la meglio, il sopravvento sui contenuti.
Verrà infatti ricordato il governo Prodi, non solo per la Mastella-dipendenza quanto per le piazze riempite dagli urli dei grillini contro la casta, i privilegi dei politici, gli enti inutili e altre giuste e simili battaglie.
Tutte guerre queste, condotte in pompa magna fino alla caduta del governo di centrosinistra.
Con l’ultimo avvento del Cavaliere, sarà stato un caso, ma anche l’urlo grillino ha perso smalto, si è acquietato.
Ma come, sono stati aboliti i privilegi dei politici, le auto ministeriali e quant’altro? Non credo. Certo però che per me il silenzio tombale che ora svuota le piazze, riempite fino a poco tempo fa da Grillo e dai suoi seguaci, è legittimamente sospetto.
Il sospetto è aumentato ancora di più in questi giorni alla notizia che lo stesso Grillo ha intenzione di candidarsi alle primarie del PD per il posto di segretario.
E monta il sospetto in me, persona e militante mai stato tenero con i propri dirigenti; basta andarsi a rileggere gli articoli che ho pubblicato su queste pagine per capire quanto è profondo il mio senso critico nei confronti del partito.
Sentire però il comico genovese dire di candidarsi perché da quando è morto Berlinguer la sinistra non ha avuto più una guida degna, beh a me qualche conato di vomito questa affermazione l’ha provocata.
Carissimo Grillo permettimi, ma del grande Enrico tu non vali nemmeno l’unghia incarnita; Berlinguer aveva un alto senso del rispetto, dava un grande valore alla Politica. Tutte cose che tu e le tue piazze avete sempre disprezzato. In questo modo di porti tra l’altro, sei molto simile a Berlusconi.
Ora cosa vuoi fare? Farti eleggere segretario di un Partito che seppur tra mille difficoltà ha una sua storia, una sua struttura, dei suoi militanti che dalla mattina alla sera, sono impegnati chi ad attacchinare, chi a volantinare, spinti soltanto dalla pura quanto silenziosa passione politica?
Troppo comodo, io la tua bella faccia non andrò mai ad attaccarla su un muro. Tu prenderesti la tessera solo per provare ad andare ad occupare una poltrona? Chi prende la tessera, chi si iscrive ad un Partito, dovrebbe farlo perché di quel Partito condivide valori, scelte politiche e programmatiche.
Mi spieghi invece che differenza c’è tra questo tuo comportamento e quello di un qualunque opportunista?
Vuoi far politica? Mi sta bene, ma non usare il PD, i suoi militanti, la sua travagliata esistenza, la sua storia.
Impegnati in prima persona, fonda anche tu un partito, chiedi ai tuoi seguaci di attaccare loro i manifesti.
Ritornando poi al sospetto seguito al silenzio delle tue piazze, con questo ritorno caro Grillo mi fai pensare che il tuo obiettivo non è quello di fare pulizia in politica quanto quello di eliminare una parte politica.
Non si spiegherebbe altrimenti il silenzio durante il governo del Cavaliere e questo tuo ritorno a calpestare e ad alimentare le polemiche sulle disgrazie del PD.
Se non avessi in questi anni imparato a disistimare i tuoi atteggiamenti populisti, potrei pensare che questa tua boutade sulle primarie è la prima battuta di un tuo prossimo ritorno sulle scene in qualità di comico.
Salvatore Sblando