Diario di bordo
Gianni Somigli. Iran, la rivoluzione a fumetti
05 Luglio 2009
 

Lentamente, l’Iran sparisce dai piccoli schermi. Di colpo non si sa più nulla. Quindi, è come se non succedesse nulla. Eppure, tutto questo era stato previsto con largo anticipo. Proprio nei giorni di maggior clamore, mediatico e di piazza, le voci dicevano: non ci abbandonate, la comunità internazionale non ci abbandoni, non lasciate che si spengano i riflettori su ciò che succede qua. Perché se i riflettori si spengono, improvvisamente sarà buio. E là, in Iran, del buio c’è da aver paura.


Adesso che i piccoli schermi non parlano più di loro, ora che il buio col suo carico di mostri è arrivato, non resta che leggersi un fumetto. Qualche volta, un fumetto, un film, una creazione della fantasia, a volte tutto ciò sembra una torcia, un faro che illumina le tenebre.

E noi siamo esterni, ma non siamo fuori.


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Gianni Somigli


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