Notizie e commenti
Chiavenna e Morbegno regine del Giro! 
Premiato dal favore di pubblico e addetti ai lavori il passaggio in Valtellina e Valchiavenna
16 Maggio 2009
 

Una due giorni davvero super per la provincia di Sondrio che, pur ormai viziata dal Giro d’Italia che la sceglie spesso, ha vissuto giornate di grande sport, divertimento e spettacolo.

Il Giro è una macchina ben oliata che però proprio per la sua grande organizzazione e professionalità può rischiare di travolgere chi si trova sul suo cammino, le richieste di RCS sono spesso importanti sia in termini logistici che di viabilità, si potrebbe quindi rischiare di non riuscire ad assecondare quanto è indispensabile per la buona riuscita dell’evento.

Accogliere un arrivo o una partenza del Giro per una città è sempre una scommessa, per una giornata la vita si rivoluziona, tutto un paese viene stravolto, per fortuna in meglio perché le emozioni che regala questa gara sono tanto rare quanto forti.

Chiavenna e Morbegno hanno risposto davvero alla grande! Da più parti sono giunti al Consorzio Turistico Provinciale di Sondrio, soggetto coordinatore dell’evento per la provincia, e quindi ai due comitati di tappa, i complimenti sinceri di Angelo Zomegnan, direttore del Giro, e dei tecnici e giornalisti che hanno vissuto la due giorni valtellinese.

Calda e coinvolgente l’atmosfera a Chiavenna, nonostante il meteo abbia remato contro venerdì 15 con molta fastidiosa pioggia, incantevole la dislocazione del quartier tappe e dell’area stampa, presso il convento dei Cappuccini. Conquistati dai sapori della Valchiavenna, dal violino di capra ai biscottini di Prosto, i tanti giornalisti che spesso e volentieri tralasciavano tavoli e computer per andare al buffet allestito dalla scuola alberghiera di Chiavenna. Numerose le vetrine in rosa, come si conviene per un evento del genere, tanti i piccoli e grandi segnali che preannunciavano l’arrivo del Giro, l’apoteosi con la volata in leggera salita alle porte di Chiavenna con la vittoria della giovane promessa Bosson Hagen, uno dei pochi nella storia del Giro a vincere una tappa prima dei 22 anni, e il dominio in rosa di Danilo Di Luca.

Tanto anche il pubblico accorso ai lati della strada, nel lungo viale d’arrivo e nell’attraversamento di Chiavenna. Una nota di colore per la Valtellina la presenza del motorhome che segue tutto il Giro e che a Chiavenna era a poco più di 100 metri dalla linea del traguardo.

Grande festa anche a Morbegno sabato 16 maggio per la partenza dell’ottava tappa, colorata e gremitissima l’area di partenza, in piazza S. Antonio, dove migliaia di tifosi e curiosi di ogni età hanno atteso tra musica e divertimento, l’arrivo di tutti gli atleti per il tradizionale rito della firma prima della partenza.

Ovazione ovviamente per l’atleta di casa, Francesco Gavazzi, già sul podio in questo Giro, per lui anche l’abbraccio dei tifosi del Fans Club proprio prima della partenza, a Gavazzi e all’ex professionista Raimondo Vairetti anche una targa ricordo offerta dal comitato organizzatore, come dire, la continuità nelle generazioni di grandi ciclisti della bassa valle. Grandi applausi per i big del Giro del Centenario, Danilo Di Luca in rosa, Ivan Basso, anche lui per una parte valtellinese grazie ai nonni, l’eterno Gibo Simoni, il simpatico Marzio Bruseghin, Stefano Garzelli, il due volte campione del mondo Paolo Bettini presente come commentatore televisivo, e soprattutto uno dei mostri sacri del ciclismo, lo statunitense Lance Armostrong, sette volte padrone del Tour del France. È stato lui, come si conviene ai grandi divi, l’ultimo ingresso in piazza S. Antonio, sorrisi e autografi per il texano che al suo primo Giro tocca con mano anche il calore del tifo valtellinese.

Due giorni di grandi emozioni che rafforzano la voglia della Valtellina di restare protagonista del Giro anche nei prossimi anni come ha confermato Alberto Pasina direttore del Consorzio Turistico Provinciale: «il Giro è per la provincia un evento che non dovrebbe mai mancare, abbiamo tutto per ritagliarci un posto di grande rilievo nella storia anche futura del Giro d’Italia, i grandi Passi dal Mortirolo allo Stelvio, scenari unici come i vigneti terrazzati, i tanti piccoli borghi che si possono attraversare valorizzandoli, e poi la passione della gente che ama questo sport. Non dimentichiamo poi la mediatica che è il Giro con le immagini che vanno grazie alla Rai in oltre 140 nazioni nel mondo».

Insomma visto l’entusiasmo di questi due giorni non resta che augurarsi un nuovo exploit per la Valtellina nei prossimi anni, magari con qualcosa di davvero unico. In questo senso non si sbilancia il responsabile del coordinamento delle tappe valtellinesi Gigi Negri, buon consigliere di Angelo Zomegnan nel tracciare i percorsi valtellinesi. Numerosi anche i personaggi al Parterre, da Iarno Trulli a Chiavenna ad Alex Bellini a Morbegno, tanti i politici e gli amministratori presenti, uniti, nonostante il clima elettorale, nella passione per le due ruote, da ricordare i bambini della Piccola Opera di Traona, i piccoli ciclisti del Pedale Morbegnese, i tanti bambini che hanno partecipato al concorso GiroBici e tanta, tanta gente.

 

Andrea Gusmeroli

p. Valtellina Turismo

 

 

Foto Andrea Gusmeroli, Valtellina Turismo


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276