Stiamo assistendo, in vista di questa fase finale della campagna elettorale, ad una politica che i vecchi comunisti avrebbero chiamato di egemonizzazione da parte della probabile futura maggioranza di governo, dei gruppi che si sono impegnati nella campagna referendaria per l’astensione. Stiamo parlando dei vari Scienza e Vita, Binetti et similia cooptati nel listone Margherita-Ds. Pannella, Bonino, Capezzone e Boselli non da oggi si stanno impegnando nel denunciare quanto sta accadendo. L’operazione è a doppio senso e c’è grande impegno anche tra le “alte sfere” clericali. L’offensiva vaticana è ben percepibile anche su Internet. Da qualche giorno infatti sul sito incrocinews.it della diocesi di Milano (mons. Tettamanzi dice nulla?), è possibile trovare un box da titolo “Quale Italia vogliamo?”, che è così presentato ai lettori: «Il 9 e 10 aprile gli italiani sono chiamati a un appuntamento molto importante. Sarà l’occasione per giudicare il lavoro svolto dal governo in questi 5 anni e per scegliere a chi affidare la guida del Paese per il prossimo quinquennio. La campagna elettorale è ormai nel vivo, anche se spesso è troppo urlata, sopra le righe. Incrocinews.it offre ai lettori contenuti, criteri, documenti che aiutino a capire la posta in gioco e a farsi un’idea».
E va bene. L’intento sarebbe pure giusto se non fosse che magari, su un sito di una diocesi, uno si aspetterebbe di trovare notizie, che so, sul volontariato, l’assistenza ai malati, le mense per gli immigrati e altre cose del genere. Ma andiamo avanti. Tra gli editoriali più in evidenza ne troviamo uno che recita: “Quale futuro per l’Italia?” Si tratta di una approfondita analisi del quadro politico attuale dove non mancano toni decisi e sanguigni, degni dei protagonisti dell’agone politico.
Ecco un esempio: «I cittadini devono essere consapevoli che il voto alle politiche condizionerà altre scelte importantissime. Un effetto a cascata, che subito dopo si ripercuoterà sull’elezione del presidente della Repubblica; su un significativo turno amministrativo, per eleggere sindaco e consiglio comunale di città come Milano; sul referendum che dovrà dire sì o no a una discussa e contestata riforma costituzionale. In tre mesi si ridefinisce lo scenario del Paese. Per questo la scelta del 9 e 10 aprile dovrà essere ragionata, responsabile e non lasciata al caso o all’emotività». Massima attenzione dunque alla scelta che si andrà a fare alle urne. «Bando al qualunquismo: non è vero – prosegue l’editorialista - che tutti i politici sono uguali, che tutti i programmi si assomigliano. È necessario uno sforzo di maturità civica e politica, che faccia vincere il cuore e la testa e cerchi di far star lontano la pancia, che certo non aiuta a una scelta consapevole».
Nella presentazione del sito si specifica che non si intende dare una indicazione precisa di voto per un partito in particolare, e in questo quadro vengono accolti nella home page interventi che orientano sia verso il centrodestra (pochi in verità, come quello della Compagnia delle opere) che verso centrosinistra. In uno di questi ultimi rientra una accesa critica alla legge elettorale voluta dal centrodestra: «Una novità c’è nelle prossime elezioni. È la legge elettorale approvata pochi mesi fa, fortemente voluta – si legge – dalla maggioranza di centrodestra. È una legge che lascia perplessi molti elettori. Sono diversi e non di poco conto i motivi di disagio. Li vogliamo ricordare. In sostanza, l’elettore non avrà la possibilità di scegliere direttamente le persone che lo rappresenteranno in Parlamento. È la prima volta nella storia repubblicana. Il ritorno al sistema proporzionale mette la parola fine al maggioritario voluto dagli italiani con un referendum popolare. Ma il nuovo sistema non è nemmeno quello che abbiamo conosciuto nella prima parte della vita repubblicana. Per tanti aspetti. A partire dall’abolizione totale delle preferenze».
Su un solo aspetto però non ci sono aperture, o angolazioni diverse nella lettura della realtà politica attuale: i cosiddetti temi della vita. Nella home page campeggiano in buona evidenza gli interventi del cardinal Ruini sulla difesa della vita e non manca un riferimento alla Rosa nel Pugno: «Sulla vita, la Rosa nel pugno e altri esponenti della sinistra preannunciano leggi a favore dell’eutanasia, insieme a scelte più permissive nei confronti dell’aborto e della sperimentazione sugli embrioni, senza alcun rispetto per la dignità dell’uomo e della volontà popolare. Sulla famiglia, una legislazione a favore di pacs e coppie di fatto tra persone dello stesso sesso rischia di snaturare il concetto stesso di famiglia e il suo valore civile».
Non manca a chiudere il cerchio un enorme box dal titolo: “Una sanità per l’uomo”. Sottotitolo: «Mai come in questi tempi si parla dei problemi che riguardano la salute. La medicina ha compiuto notevoli progressi a livello diagnostico e terapeutico. Ma non va dimenticato che il vero compito delle strutture sanitarie non è solo quello di curare bensì quello di prendersi cura di tutta la persona, nei suoi bisogni fisici e spirituali».
Michele Lembo
(da Notizie radicali, 28 marzo 2006)