Laboratorio
“Il Castello di Ludovico”. A teatro coi bambini del “Quadrifoglio” 
A Tirano, giovedì 7 maggio
03 Maggio 2009
 

La Confraternita del chisciöl è lieta di annunciarvi, nel segno delle tradizioni e dei racconti popolari, lo spettacolo del Circolo didattico di Tirano:


Cinema –Teatro “Mignon”

7 maggio 2009, ore 20:30

I bambini di 5 anni

della Scuola Statale dell’infanzia “Quadrifoglio”

presentano

 

Il Castello di Ludovico

 

Car Castelàsc, nòtri ‘n tàa vestìi a fèsta,

ora sei rosso, verde, bianco e celeste,

la gént la vàrda e a bùca avèrta i rèsta

nel vederti splendente nella bella veste.


Sut la lüna ciaiara che risciàra la Val

ora sei ammirato e non fai più paura,

adès ta sée sìtu de fèsta e mìga de mal

e i tuoi colori rischiarano la notte scura,


Ta vègnet rùs cùma ‘l vin de la valàda

poi verde come i prati del Paradiso

pòo bianch cùma ‘n lenzöl de ‘ bügàda

infine celeste come manto di fior da liso.


ezio maifrè



Un meraviglioso viaggio nella nostra storia tra fantasia e realtà recitata, in gran parte, in dialetto; con testo e regia della maestra Giliola Ambrosini.


La storia

Tanti anni fa, nel Rinascimento, i soldati comandati da un capitano ’n pìt svèrgul (un poco matto) dovevano combattere con i soldati grigioni che volevano conquistare il borgo di Tirano perché era molto bello. Poi arrivò Ludovico il Moro, un signore ricco e potente che per salvare il borgo dai nemici lo fece fortificare. Fece costruire le mura, tre porte per entrare e uscire, un castello e una torre per vedere se arrivavano i nemici. Le guardie controllavano chi passava nelle tre porte, i cavalieri a cavallo andavano al castello dove abitavano anche le dame e il messaggero portava gli ordini e le notizie al popolo.

Dentro alle mura viveva la gente di Tirano, i contadini, le lavandaie, i bambini che giocavano, i preti che pregavano. Alla sera quando era buio la gente andava nelle stalle per stare al caldo e si raccontavano tante storie che facevano paura e belle come quelle della Leonora.


Testi, regia, coreografie: Giliola Ambrosini

Personaggi e interpreti:

Soldati italiani – Cristian D.B., Nicolò, Denis, Marika, Michele D.V., Alessia, Michele R., Luca

Soldati grigioni – Chiara, Dalia, Christiano, Christian P., Ilaria, Lorenzo, Gaia, Elias

Ludovico il Moro – Elias

Architetti – Christiano, Michele R., Michele D.V.

Il capitano – Riccardo

Le guardie – Luca, Denis, Nicolò

Cavalieri – Lorenzo, Christian D.B., Christian P.

Dame – Dalia Marika

Contadine – Gaia, Alessia, Ilaria, Chiara, Arianna

Contadini – Michele D.V., Christian D.B., Thomas

Bambini che giocano – Lorenzo, Christiano, Michele D.V., Christian P., Riccardo, Cristian D.B.

Ava Teresa – Alessia

Preti – Elias e Gianpaolo Muffatti

Nonno – Leo Tancini

Musiche: Bruno Fighera

Luci: Davide Benedetti

Costumi: Nadia Sassella, Nicoletta Partesana

Scenografie: Luigi De Campo, Antonella Brinafico, Margherita Damiani

Acconciature: Renza Novaglia

Insegnanti: Tiziana, Ermanna

Con la partecipazione di tutti i bambini e insegnanti della scuola

 

Non mancate!

Màmi e pà, àv e àvi, bisàv e bisàvi, purtìi i vòs ràis. Pasìi cunségna!

 

Ezio Maifrè e Giliola Ambrosini


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