I lavoratori extracomunitari guadagnano meno dei colleghi italiani e comunitari
25 Aprile 2009
 

Si apprende dal terzo rapporto Inps "I lavoratori immigrati negli archivi previdenziali: diversità culturale, identità e tutela", che la retribuzione dei lavoratori extracomunitari è di un 1/3 inferiore a quella dei colleghi italiani e comunitari. Per i lavoratori extra-Ue che lavorano nel nostro Paese in buona sostanza, la situazione è quella di uno spiccato sottoinquadramento lavorativo, accompagnato nella quasi totalità dei casi da un differenziale retributivo, che può arrivare anche al 40% in meno l'anno, e per le donne al 41,2% circa.

Tale disparità retributiva tra lavoratori extracomunitari e italiani (e/o comunitari) è profondamente ingiusta e discriminatoria, per un Paese come il nostro, che si considera civile e democratico a sproposito.

Per queste ragioni abbiamo deciso di chiedere subito al Governo, attraverso un’interrogazione rivolta al Ministro Sacconi, quali iniziative intende adottare per fronteggiare questa grave discriminazione di tipo salariale ai danni dei lavoratori stranieri.


Donatella Poretti e Marco Perduca, senatori Radicali-Pd

Alessandro Frezzato, membro del Comitato nazionale di Radicali Italiani
e presidente della Cellula Coscioni di Torino



Qui il testo dell'interrogazione


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