Terremoto Abruzzo. Previsioni: falso allarme da denunciare o metodo scientifico da sostenere? Interrogazione
06 Aprile 2009
 

Nella drammatica vicenda del terremoto in Abruzzo si è aggiunta una questione che occorrerà chiarire e su cui, insieme al senatore Marco Perduca, chiediamo fin da ora al ministero dell'Interno e al ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di fornire delle risposte.

Presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare è in funzione una strumentazione che potrebbe essere in grado di anticipare il verificarsi di un terremoto fino a 6-24 ore prima. La tecnica è basata sullo studio del “comportamento” dell'elemento chimico chiamato Radon. Il ricercatore Giampaolo Giuliani ammette che la comunità scientifica non è concorde nel giudicare il suo metodo, ma essendo ospite dei Laboratori evidentemente vi si ripone una qualche fiducia.

La scorsa settimana dopo aver annunciato un terremoto disastroso, il capo della protezione civile Guido Bertolaso (foto) lo aveva apostrofato come uno di «quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false». Ne era seguita una accusa di procurato allarme.

Oggi, dopo la tragedia, Giuliani parla con amarezza: «Questa notte il mio sismografo denunciava una forte scossa di terremoto e ce l'avevamo online. Tutti potevano osservarlo e tanti l'hanno osservato. Poteva essere visto se ci fosse stato qualcuno a lavorare o si fosse preoccupato». Anche poche ore, minuti, possono essere utili per salvare vite umane dagli effetti di un terremoto.

 

Con l'interrogazione si chiede ai ministeri di sapere:

 

  • quale valutazione scientifica intendono dare dello studio del “comportamento” dell'elemento chimico chiamato Radon, trovandosi tali apparecchiature nei Laboratori nazionali del Gran Sasso (LNGS), uno dei quattro laboratori dell'Istituto Nazionale Fisica Nucleare (INFN);

  • quali finanziamenti vi sono stati destinati e che rapporti intercorrono tra questi Laboratori e la Protezione Civile;

  • se intendono proseguire nel finanziamento di strutture di monitoraggio di eventi sismici come quelle presenti nei Laboratori nazionali del Gran Sasso, pur ignorandone i suoi eventuali allarmi.

 

Donatella Poretti

 

 

Qui il testo dell'interrogazione


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