Diario di bordo
Non soltanto un film e nemmeno letteratura... È uscito 'l Gazetin d'aprile 
La piaga sanguinante dei fallimenti e quella della libertà d'informazione
04 Aprile 2009
 

È con i volti di Daniel e Vera, i due adolescenti protagonisti del film Only, «una perla in un mare magno di fango», che s'affaccia 'l Gazetin in questa primavera ancora incerta. L'occhiello, «Caso Gianoncelli e libertà di stampa», rimanda alla Lettera aperta inviata al Presidente delle Repubblica da Vanna Mottarelli ed Enea Sansi a ridosso del loro rinvio a giudizio, in quel di Brescia il 4 marzo scorso, imputati del reato di diffamazione a mezzo stampa e introduce all'inserto speciale che caratterizza l'odierna edizione del mensile con la pubblicazione integrale di una sentenza della Corte d'Appello di Milano, ritenuta “abnorme” e per questo impugnata in Cassazione dal giornale, che ha ribaltato il giudizio di primo grado. Sul “caso Gianoncelli”, già di spiccato interesse generale – perché è indubbio che se quanto avviene a Sondrio è il paradigma della gestione dei procedimenti fallimentari in Italia parliamo di migliaia di famiglie in stato di prostrazione, una vera piaga sanguinante per la democrazia e la civiltà – viene così ad innestarsi un caso “libertà d'informazione” (perché in realtà qui si colpisce non già l'offesa a qualche operatore della “filiera giustizia” ma, sic et simpliciter, il diritto a raccontare quel che accade), di grande attualità in relazione anche ai disegni di legge d'iniziativa governativa in materia.

Il delicato momento che sta attraversando il Paese e le inquietudini che ciò suscita è lo sfondo chiaro-scuro delle riflessioni e dei commenti che aprono questo numero. Gino Songini, nei suoi “pensieri inutili”, ritiene che ci sarebbe bisogno dello stesso slancio ideale del periodo della Costituente per ritrovare, nonostante la grave crisi, il cammino della solidarietà e della speranza. Niccolò Bulanti avverte il pericolo della “quietitudine dell'adattamento”, reclamando la necessità di aprire un dibattito su questo «punto morto dell storia, dove la gioia materiale dei pochi è la disperazione dei molti». Anche “matita rossa e blu”, lo spazio che il mensile riserva abitualmente alla scuola, viene contaminato da questo leitmotiv con gli interessanti contributi di Piermario Puliti, “Mamma, ho perso la nave!” (dove si parla di... moderni pirati), e di Gianmario Lucini, “A Napoli contro tutte le mafie” (corrispondenza della manifestazione alla quale sono intervenuti anche gli studenti dell'Artistico di Morbegno con don Diego Fognini). Un racconto breve di Erveda Sansi, “Ore tunisine”, rende omaggio a Isabelle Eberhardt, ma è anche qui palpitante tutta l'attualità del presente; come nelle scritture poetiche che si sono andate radunando nei pressi di Itaca, percorrendo la “38” o, questo mese, dalla “309 Romea”. Ed ecco che dalla cronaca civile si giunge alla letteratura: l'edizione propone un breve saggio di Luciano Canova, “La teoria del pizzichettone”.

Per l'inchiesta “Chi promuove cultura in Valtellina e Valchiavenna”, Paola Mara De Maestri intervista la regista teatrale Gigliola Amoni e il giornale, con i suoi lettori, ha così l'occasione di incontrare l'Associazione culturale Quadrato Magico. Riprende anche la Speciale Rassegna “Affreschi sacri e cappelle votive in bassa Valtellina”: Piergiovanni Damiani e Paolo Ravelli ci accompagnano in Val Màsino, per scoprire l'affresco del Sasso Remenno.

Ma non finiscono qui, le sorprese del nuovo numero del Gazetin, che –ricordiamo– si riceve ora solo in abbonamento. La sezione di Sondrio della LEAL, ad esempio, invita a “Donare il corpo alla scienza” spiegandoci come la donazione di cadaveri per il trainig medico sia utile per la scienza risparmiando inoltre la vita agli animali che ora vengono usati come cavie; mentre nello spazio ONAF, Alfredo Mazzoni ne propone una delle sue per “Salvare le latterie di paese” e con esse il buon formaggio che producono.

Sembra impossibile, ma nelle 24 pagine d'aprile non mancano nemmeno le “Letture”. Annagloria Del Piano ci propone infatti Venuto al mondo di Margaret Mazzantini ed è lo storico Guido Scaramellini a parlarci del nuovo libro di Cristian Copes sul benefattore di Gordona Giovan Battista Mazzina. Per “Cinema ultime visioni”, infine, Alberto Figliolia ci racconta il “film preziosissimo” di cui s'è detto in apertura.

Buona visione, pardon... lettura!

 

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