Alcune associazioni animaliste, Lav (Lega Antivivisezionista) in testa, hanno denunciato la morte di due cani che a San Fior, in provincia di Treviso, erano regolarmente alimentati con un prodotto di una ditta lombarda che conteneva elevatissime quantità di melamina, fino a 560 volte il limite consentito dalle norme sanitarie vigenti.
L'estate scorsa in Cina, cinque bambini sono morti e circa sessantamila sono rimasti intossicati dal latte in polvere contaminato con la medesima sostanza. Si teme che le partite di cibo adulterate alla melamina, originariamente destinate agli uomini benché tossiche, trovino maglie più larghe nei controlli delle filiere di produzione di alimenti per animali. Quanto accaduto a Treviso suscita grave allarme, perché è impossibile sapere se e quanti altri animali possano aver assunto mangime contaminato, dato che non è comune che un padrone di cani disponga un'autopsia sul proprio amico deceduto e analisi sul cibo che questi aveva consumato, come è accaduto invece nella provincia di Treviso.
Lo specifico alimento animale sarebbe già stato -autonomamente dalla ditta- ritirato dalla vendita, ma è urgente che ne sia reso noto il nome, per scongiurarne l'uso chi lo ha già acquistato, e per permettere eventuali azioni di risarcimento.
Per queste ragioni, col senatore Marco Perduca ho rivolto un'interrogazione al Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, per sapere se il Ministro intenda verificare le circostanze citate, e se, riscontrate le stesse, non intenda disporre:
- che il prodotto contaminato sia ritirato dal mercato nazionale,
- che sia reso noto al pubblico il nome del prodotto e della ditta produttrice,
- l'avvio o l'intensificazione di verifiche a campione sugli ingredienti e sul contenuto degli alimenti per animali.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'Interrogazione