Puntualmente come all'inizio di ogni anno, nelle case degli italiani sono arrivati, oltre ai biglietti d'auguri, le lettere dell'Agenzia delle entrate per la riscossione del canone/imposta Rai, quest'anno di 107,50 Euro. La novità, oltre all'aumento rispetto all'anno scorso, sarebbe dovuto essere l'esonero dal pagamento di questa tassa per gli ultra 75enni poveri e soli, così come stabilito dalla Finanziaria 2008 un anno fa.
Ma non è così, visto che non altrettanto puntualmente il Ministero dell'Economia, da oltre un anno per l'appunto, non emana il decreto di attuazione previsto dal comma 132, art. 1 della legge Finanziaria 2008, per dispensare queste persone, con un reddito totale compreso quello del coniuge non superiore a 516,46 euro per 13 mensilità, senza altri conviventi, e detentori di apparecchi televisivi installati nella sola residenza anagrafica, dal pagamento di un canone che, per la loro condizione economica, è sicuramente esoso.
Sono intanto numerose le richieste di spiegazioni in merito a tali fantomatiche agevolazioni che arrivano all'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), e numerosi sono stati gli interventi pubblici di questa associazione a riguardo.
Per questi motivi, anche in considerazione che una tale situazione sia evidente sintomo dell'attenzione che il Governo attuale riserva alle classi più deboli e ai redditi più bassi (e questo non dà certo rassicurazioni sull'efficacia degli interventi contenuti nel dl anti-crisi che si apprestano a far approvare), assieme al senatore Marco Perduca abbiamo depositato un'interrogazione al Ministro dell'Economia per sapere se non intenda disporre l'urgente attuazione di quanto stabilito dalla legge della Repubblica.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'interrogazione