“Venivano tanti che diventavano subito bambini”
M. Benedetti
Questa strada mio nonno la corse
al fianco del fitto dei faggi che sperde
eleganza con eguale magrezza. Passò
per dirle il tiepido pallore primaverile
che celava il suo sentimento
contorto nei cinguettii, nella magnetica adunanza
dei fili d’erba. Proprio dove il bosco
aveva scolpito i giorni della nonna bambina,
dove i mirtilli ancora non bagnavano
le labbra fresche, e da tutto spurgava colore.
Massimo Bevilacqua
Il verde arriva fin dove il colore s’illumina, senza inzaccherarsi, compromettersi nei termitai del sottobosco, nel fitto formicolio attorno alle piantine di fragole… L’uomo apre la casa di sasso e s’inoltra nel suo umido mistero. Il merlo compare e s’apposta, fischia, gioca le sue carte, la sua partita a viso aperto. Sento questa verità, ne apprezzo l’intelligenza e ne resto spiazzato: come se il mondo rivestisse la sua maschera primordiale ma a noi toccasse sempre di vedergli il culo.
Francesco Osti
Materiali per la manutenzione. –Franco Loi, Voci d’osteria, Mondadori, 2007. –Amiina, album Kurr. –Oi va voi, album laughter through tears.
(da 'l Gazetin, giugno 2007)