Piero Cappelli: Le contraddizioni della Chiesa cattolica tra Fede & Armi
30 Novembre 2008
 

Il Pontificio Consiglio della cultura, presieduto da mons. Gianfranco Ravasi, ha organizzato – per conto della santa Sede un grande convegno su “La scienza 400 anni dopo Galileo Galilei”. Il convegno si è svolto a Roma il 26 novembre scorso nel Complesso di Santo Spirito in Sassonia a cento metri dal palazzo del sant’Uffizio (ex Inquisizione e oggi Congregazione per la Dottrina della Fede), dove proprio più di 470 anni fa si celebrò il processo allo scienziato pisano. Fino a qui tutto normale.

Di fatto però il convegno è stato finanziato dalla società pubblica Finmeccanica in occasione del suo 60° dalla fondazione. E qui comincia il problema. Perché Finmeccanica è una società pubblica che controlla la Mbda Italia che produce armi tanto da essere in testa nel nostro Paese alle esportazioni. Nell’aprile di quest’anno scrivemmo su queste pagine di Tellusfolio.it che «Secondo il Rapporto 2007, sempre governativo e redatto per il Parlamento, le esportazioni di sistemi e di armi italiane sono cresciute rispetto ancora del 9,4% con ulteriore incremento di 2,369 miliardi di euro! (leggi governo Prodi). L’azienda che si distingue nel produrre e trafficare armi è al primo posto assoluto la Mbda Italia, società missilistica del gruppo Finmeccanica (azienda pubblica, cioè dello Stato i cui vertici sono espressione del Governo nazionale); la quale Mbda Italia ha avuto un volume finanziario d’esportazione pari al 18,49% realizzando il primato italiano d’esportazione d’armi pari a circa 442,9 milioni di euro. […] In questo conteggio delle commesse 2007 non risulta invece la fornitura per la Turchia – altro ‘grande’ Paese con problemi interni con i Curdi… –, alla quale il nostro Stato-Governo ha in conto di fornirle elicotteri Augusta A129 sempre tramite la Finmeccanica...». Il 10 aprile un dipendente della Mbda Italia commentò l’articolo, firmandosi Ventiduere, sostenendo che la Finmeccanica non ha il controllo azionario, ma sono la Uk e la Francia a detenerne nella società Mbda Italia la maggioranza. Il nostro interlocutore sosteneva allora, e ciò vale tutt’oggi, la cosa non sposta di un millimetro il problema: e questo vale anche per la santa Sede! La Finmeccanica è un’azienda pubblica, dello Stato italiano e partecipa alla costruzione e al commercio delle armi seppur nel rispetto della normativa italiana. Vale questo per non indignarsi?

 

Ora, mi domando: ma questi uomini di Chiesa come il cardinale Bertone, segretario di Stato e mons. Ravasi, Prefetto curiale, non si sono posti la domanda di chi fosse la Finmeccanica e cosa producesse? Oppure, come dice il proverbio “a caval donato non si guarda in bocca”! Noi non sappiamo, ma è certo che con tutti i problemi morali che sventolano questi uomini di chiesa – a partire dall’aborto, il divorzio, le cellule staminali, l’eutanasia…con tutta una serie di polemiche stizzose… –, ora vanno a beneficiare di un convegno finanziato da una società produttrice e commerciante di armi?! Ma come è possibile cari signori ecclesiastici: non ve lo aveva detto nessuno cosa producano tra l’altro questa azienda italiana?

 

Il convegno ha trattato di scienza e fede con tante belle affermazioni sia degli esponenti della gerarchia cattolica, sia da parte dell’a.d. e presidente della Fimeccanica Pierfrancesco Guarguaglini. Proprio quest’ultimo, sapendo bene cosa faccia dentro il gruppo Finmeccanica la Mbda Italia, nel suo discorso di apertura ha citato – tratta dalla Lettera a madama Cristina di Galileo –, lo Spirito Santo. Un po’ come gli americani che hanno battezzato un sottomarino nucleare con il nome Corpus Christi. L’ipocrisia alberga un po’ ovunque e nei palazzi italiani, spesso, siano essi laici o religiosi, ce n’è da buttar via! E questo ne è ancora un bell’esempio…

Di fronte a queste contraddizioni ci aspetteremmo che i mass-media liberi e soprattutto coscienti e professionalmente competenti si interrogassero su questi incongruenze e le ponessero di fronte ai propri lettori. Invece, ciò non avviene. Purtroppo, forse, stiamo pretendendo troppo.

 

Piero Cappelli

 

I saggi e gli articoli di Piero Cappelli compariranno nell'Annuario TELLUS 30: "Narrazioni per quattro stagioni. Nel tempo del mondo glocale", in uscita nel Maggio 2009

 


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