Registrazione comunitaria prodotti medicali. L'Italia è extracomunitaria? Interrogazione
18 Novembre 2008
 

La Commissione europea ha fatto pervenire allo Stato italiano una nota di messa in mora relativamente all'applicazione dell'articolo 226 del trattato di Amsterdam sul registro italiano dei prodotti medicali riconosciuti in ambito comunitario.

 

I prodotti medicali riconosciuti tali in un qualunque Paese Ue, per essere utilizzati sul nostro territorio nazionale non devono essere registrati dallo Stato membro, invece in Italia accade il contrario. Forse l'Italia è extra-comunitaria?

Nel nostro Paese è previsto che per l'inserimento nella relativa banca dati per accedere al Servizio sanitario nazionale, produttori e distributori siano tenuti al pagamento di una tariffa di euro 100 per ogni dispositivo di una stessa categoria: balzello che rappresenta un esoso costo che non favorisce la commercializzazione.

 

L'Italia ha due mesi di tempo per rispondere alla Commissione europea. Per queste ragioni, insieme al senatore Marco Perduca ho rivolto un'interrogazione al Ministro del Lavoro, Salute e Politiche sociali, per sapere quali siano gli intendimenti del Governo in merito alla nota inoltrata dalla Commissione europea.

 

Donatella Poretti

 

 

Qui il testo dell'interrogazione


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