Oblň cubano
Yoani Sánchez. Prima l'uovo o la gallina?
14 Ottobre 2008
 

Dal blog Generación Y

13 ottobre 2008

 

 

¿Qué fue primero?

Precios disparados los que por estos días muestra el mercado informal. Un huevo ha llegado a costar la elevada cifra de cuatro pesos cubanos –el tercio del salario medio de una jornada laboral–. Pero el bolsillo de los compradores no ha sido el más afectado; para los que vendan ilegalmente este producto, las condenas pueden llegar a dos años de privación de libertad. La medida busca eliminar el trapicheo de estas posturas, posterior a la hecatombe que ocasionaron los huracanes Ike y Gustav en las granjas avícolas. Osados comerciantes de la bolsa negra son procesados en juicios sumarios como escarmiento para quienes mercadean ilícitamente con comida, materiales de construcción o medicinas.

Nuestros policías –largamente entrenados en detectar carne de res, queso, camarones y leche en polvo– ahora también rastrean los huevos. El resultado más inmediato de esta nueva razia es la desaparición de ciertos productos que sólo nos llegaban gracias a los vendedores que tocaban a nuestras puertas. Por estos días, pregonar “Huevoooooos” puede ser más peligroso que gritar una consigna antigubernamental. Bueno, no hay que exagerar, la opinión siempre ha sido más castigada.

La nueva ola contra el mercado informal nos ha ayudado a resolver el acertijo de “¿Qué fue primero?” Ahora ya sabemos que al principio fue el huevo, después arrestaron a los que vendían dulces caseros, más tarde fueron procesados los que protestaban por el elevado precio del combustible y finalmente el castigo llegó a aquellos que narraron la escasez de productos en los mercados agrícolas. Para cuando le llegue el turno a los que trafican con la gallina, ya las condenas excederán el cálculo de una vida humana.

 

Yoani Sánchez

 

 

Chi fu il primo?

In questi giorni i prezzi del mercato informale sono alle stelle. Un uovo è arrivato a costare l’elevata cifra di quattro pesos cubani - un terzo del salario medio di una giornata lavorativa. Ma le tasche dei compratori non sono state le più colpite; per coloro che vendono illegalmente questo prodotto, le condanne possono arrivare a due anni di privazione della libertà. Il provvedimento cerca di eliminare il traffico di queste offerte, dopo l’ecatombe provocata dagli uragani Ike e Gustav nelle fattorie avicole. Audaci commercianti della borsa nera vengono processati con giudizi sommari che servono da monito per coloro che mercanteggiano illegalmente con generi alimentari, materiali da costruzione e medicine.

La nostra polizia - a lungo addestrata per scoprire carne di manzo, formaggio, gamberoni e latte in polvere - adesso è sulle tracce anche delle uova. Il risultato più immediato di questa nuova scorreria è la scomparsa di certi prodotti che arrivavano soltanto grazie ai venditori che bussavano alle nostre porte. In questi giorni, strillare “Uovaaaa” può essere più pericoloso che gridare una parola d’ordine antigovernativa. Via, non esageriamo, le idee sono sempre state represse più duramente.

La nuova ondata contro il mercato informale ci ha permesso di risolvere l’indovinello su “Chi fu il primo?”. Adesso sappiamo che al principio ci fu l’uovo, dopo arrestarono i venditori di dolci casalinghi, più tardi furono processati coloro che protestavano per l’elevato prezzo del combustibile e finalmente la punizione arrivò a coloro che raccontarono la carenza di prodotti nei mercati agricoli. Quando arriverà il turno di coloro che trafficano con la gallina, le condanne supereranno il conto di una vita umana.

 

Traduzione di Gordiano Lupi


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