Notizie e commenti
Lucio De Angelis. “Sputa la gomma!” primo testo di una trilogia di Pierpaolo Palladino
10 Ottobre 2008
 

In Sputa la gomma!, al teatro dell’Orologio Sala Artaud fino al 19 ottobre, Pierpaolo Palladino è un attore trentenne in crisi professionale, che trova lavoro come conduttore di un laboratorio teatrale in una scuola media di periferia e riscopre se stesso e le proprie motivazioni professionali mettendosi in gioco con degli adolescenti, che interpreta direttamente in scena rievocando i giochi e le improvvisazioni in palestra. La narrazione e l’evocazione si sviluppano in un serrato dialogo tra il protagonista, i ragazzi e i professori a confronto con il mondo della scuola e le sue contraddizioni.

Questa la sfida e Palladino riesce egregiamente a vincerla, rendendo vivo ciò che la parola evoca. E non è facile riuscire a dare vita ad un racconto così ricco di situazioni, di sensazioni e sentimenti. L’attore aiuta la storia, offrendo, con la massima semplicità, il codice del suggerire, dell’associare ad un oggetto un segno, un luogo; una stanza, una palestra, una strada, così come il cerchio in cui i ragazzi svolgono i loro esercizi, la panca, la porta, il sipario. Lasciando al pubblico la libertà di tracciare i loro volti, i loro sguardi, i loro gesti.

 

Nel presentare la trilogia con questa pièce, come primo testo, seguito da L’ultimo angelo e La matematica sentimentale nella stessa stagione, l’attore ed il regista Manfredi Rutelli tentano un percorso basato sul linguaggio e sulle variazioni di stile in testi solo apparentemente monologanti, ma invece ricchi di coralità e di personaggi. Il protagonista di tutti e tre i testi ha lo stesso nome, Lorenzo, anche se personalità e storie diverse.

Ne L’ultimo angelo Lorenzo è un quarantenne in crisi con la moglie Paola, interpretata da Cristina Aubry.

Ne La matematica sentimentale, invece, da insegnante torna allievo e lo stile del testo è soprattutto narrativo, sul filo di un ricordo rievocato in prima persona e al tempo presente.

Sputa la gomma! è nato da un’urgenza: scrivere della sua esperienza di animatore teatrale nelle scuole pubbliche italiane, testimoniare di un mondo gestito da presidi avviliti da circolari che cambiano ogni anno e impelagati da problemi burocratici e amministrativi più che da quelli didattici.

Palladino ha voluto raccontare di una scuola di periferia, dove i ragazzi sono irrequieti e a rischio di bullismo e i professori impreparati a contenerli, spesso resi poco autorevoli dagli avvicendamenti e dalle rotazioni annuali, che gli impediscono di approfondire il rapporto con gli alunni e di dare continuità ai progetti iniziati.

Con tali equilibri precari un laboratorio teatrale risulta destabilizzante e il consulente esterno, in questo caso un attore, è visto come un non docente da tenere sotto controllo. Facili entusiasmi e chiusure ermetiche, incoraggiamenti e gelosie di fronte ai risultati ottenuti, queste le contraddizioni che si riscontrano nel cercare un dialogo con chi ha il compito di seguire i ragazzi; il risultato è spesso impotenza di fronte alla dispersione scolastica e a famiglie troppo spesso distratte o assenti.

 

Il lavoro narra di un teatrante a Roma che viene inviato in una scuola media per realizzare un laboratorio di teatro finalizzato all’integrazione tra ragazzi normodotati e con disabilità. La vicenda, ispirata a esperienze realmente vissute da Palladino, è ricostruita come un percorso a tappe, un viaggio appassionato di Lorenzo, il protagonista, alla scoperta di se stesso e delle proprie paure, nella difficoltà di comunicare con i ragazzi e motivarli a partecipare.

Da una parte le insicurezze “dell’esperto” e dall’altra le realtà sociali della scuola: la diffidenza degli insegnanti e il timore degli allievi a mostrarsi e mettersi in gioco, nella continua ricerca di un linguaggio comune tra l’adulto e ciascun ragazzo, con l’unica scommessa che è quella del teatro e delle sue necessità da trovare di volta in volta.

 

Un codice. Questo è il grande tema della comunicazione teatrale ed ogni volta è una sfida, affascinante, che stimola la fantasia, la creatività, l’immaginazione. Anche il protagonista è alla ricerca del giusto codice per poter comunicare con dei ragazzi, con un’età ormai lontana, diversa; una generazione cresciuta in situazioni mai riconducibili ad un’esperienza personale.

La periferia urbana in cui si trova la scuola dove l’inesperto insegnante di teatro, suo malgrado, viene mandato ad operare è l’esempio del nostro tempo; di come non si sia più capaci di capire, di ascoltare, di sentire gli altri. E solo chi è abituato a lottare per conquistare un obbiettivo, può superare ogni ostacolo e scoprire un mondo, un’umanità, che troppo spesso diamo per persa.

 

Teatro: Teatro Dell’Orologio Sala Artaud

Città: Roma

Titolo: Sputa la gomma!

Di e con Pierpaolo Palladino

Regia: Manfredi Rutelli

Musiche: Pino Cangialosi

Periodo: fino al 19 ottobre

 

Lucio De Angelis

(da Notizie radicali, 10 ottobre 2008)


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276