Lo scaffale di Tellus
Presentato il nuovo libro di Amerigo Iannacone
18 Agosto 2008
 

Nella magica cornice del Castello Pandone di Venafro è stato presentato sabato 16 il più recente libro del noto scrittore venafrano Amerigo Iannacone Cronache reali e surreali (Ed. Eva, Venafro 2008, pp. 144, € 12,50).

Nonostante fosse un giorno particolare, ponte tra Ferragosto e domenica 17, e molti non erano in vacanza chissà dove o erano stati tentati dal mare o dai monti, la sala era piena. Molti gli scrittori e i poeti alcuni della zona (Paolo Gazerro, Antonio Martone, Mariateresa La Porta), molti provenienti anche da fuori regione (Qualche nome: Gerardo Vacana da Gallinaro, Massimiliano Condreas e Ambra Simeone da Gaeta, Claudio Carbone da Formia, Antonio De Angelis da Esperia, Rita Iulianis da Tora, Anna Maria Arciero da Cervaro, Carmine Brancaccio da S. Elia Fiumerapido, Lino Di Stefano da Frosinone, Maria Benedetta Cerro da Castrocielo, Maurizio Zambardi da San Pietro Infine).

I relatori, gli scrittori Giuseppe Napolitano, Luciano D’Agostino e Aldo Cervo, presentati dalla coordinatrice Irene Vallone, con interventi apprezzatissimi dal pubblico, hanno sviscerato il libro analizzandolo sia dal punto di vista contenutistico sia stilistico, mettendo in evidenza in particolare il rapporto fra reale e surreale nei 42 racconti che compongono il libro. Apprezzati anche, dal pubblico, gli interventi di Gerardo Vacana e Lino Di Stefano.

 

 

«Cronache reali e surreali dunque, come emblema di quegli itinerari dell’anima, seguendo i quali si va ad esplorare – ma solo per fugaci barlumi – dello spirito umano quella regione che quasi mai affiora nella normalità delle quotidiane apparenze. E nella rappresentazione di tali itinerari, il nostro autore esibisce perfino spunti da letteratura del mistero, alla Edgar Allan Poe per intenderci, come in L’uomo dall’abito scuro.

Di qui l’impressione di trovarci – con le Cronache reali e surreali – di fronte a un intellettuale, se non inedito, almeno diverso da quello cui eravamo abituati».

(Dalla Prefazione di Aldo Cervo)

 

«Le Cronache reali e surreali di Amerigo Iannacone, sprigionano la loro forma dalla naturale assimilazione di letterari atteggiamenti e tratti creativi che non rimangono mai fine a se stessi o conclusi nel datato stile, ma che modulano con armonia ed omogeneità di connotati riguardo alla diversa tensione narrativa e delle circostanze ambientali e psicologiche dell’odierna e onnicomprensiva “società di massa”, come testi che si forgiano di una loro peculiare originalità».

(Dalla nota critica di Dante Cerilli)


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