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Carlo Forin. Lode a Puduhepa. Per svelarci l’origine dei Fasci Littorii (3)
Ishtar con sulle spalle i fasci vuoti
Ishtar con sulle spalle i fasci vuoti 
03 Agosto 2008
 

Non saremo sazi di levar lode a Puduhepa finché non avremo rivelato che lei ci fa vedere l’origine dei Fasci Littorii (tanto esaltati dal nostro Fascismo come unione corporativa della ‘razza superiore’) come forza da unione dei diversi, Hurriti ed Ittiti, per etnia, per religione e per lingua (sette lingue conviventi nell’impero ittita).

Osserviamo attentamente nel corteo di Yazilikaya:

www.atamanhotel.com/whc/hattusa-yazilikaya-relief.html

la divinità 44, con l’ascia bipenne sulle spalle, e la divinità 38, con due cesti vuoti sulle spalle (che si osserva meglio nell'immagine qui proposta. Questo DA DUE UNO può venir interpretato come le due etnie degli Hurriti di Puduhepa e gli Ittiti dell’impero): sono la relazione simbolica principale per l’autrice, sacerdotessa di Ishtar (38) e madre di Tudhaliya-Sharruma (44). Vuole significare che l’unica divinità autorizzata a togliere l’ascia bipenne dai cesti è suo figlio!

È opportuno ricordare che l’ascia inserita al centro di un fascio (di punte di lance o frecce) è rappresentativa dell’imperium cioè del potere di vita e di morte su coloro che seguono il dux, il conduttore.

Non a caso fu chiamata imperatore, Imperator, la suprema autorità romana che riuniva in sé tutti i poteri. Ottaviano Augusto, che li unì pazientemente tenendo un rigoroso rispetto formale per il Senato e rifiutando l’onore imperiale in vita, ebbe le onoranze funebri di un dio, cioè fu fatto imperatore post mortem. E nacque l’impero romano!

L’imperium ed i Fasci Littorii furono conservati prima dagli Etruschi: l’ascia inserita nel fascio era il potere pacifico, moderato dalle istituzioni che corteggiavano il re (il re delle api di Virgilio); l’ascia sguainata era il potere di decapitare sul posto chi disobbediva al potere imperiale. Furono distrutte legioni intere ree di disobbedienza con questo potere!

Nel nostro caso, se ciò che sta sulle spalle di Ishtar sono due Fasci vuoti e ciò che è portato sulle spalle della divinità 44 è l’ascia imperiale, questa divinità viene rappresentata come il massimo potere segnalato dal dio del tempo per il futuro.

Scrivo se perché ho un amico che non concorda. Anni di riflessione mi hanno convinto che ho ragione io. Tutto il contesto espresso in parole, a partire da TE SHUP da leggere tempus per continuare con HE PA TU etetimo di epatoscopia (corredata da numerosi fegati divinatori in creta trovati in sito –ed ignorati dagli archeologi ebbri di ideologia-) e per finire con Antares, letto con la misura del tempo del lustro, mi dà ragione!

 

Carlo Forin


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